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Cina: Pechino censura Winnie the Pooh, ‘prende in giro Xi’

Il presidente cinese Xi Jinping: un sosia di Winnie The Pooh? KEYSTONE/AP/MARKUS SCHREIBER sda-ats

(Keystone-ATS) Tra Winnie the Pooh e la Cina il braccio di ferro è periodico e costante: la colpa del popolare orsetto della Disney, soprattutto in passaggi politici sensibili, è quello di richiamare alla mente il presidente Xi Jinping.

Per questo motivo le maglie del Great Firewall, il sistema di censura online made in China, sarebbero prima diventate strette e poi in parte allentate sulle ricerche e sui post relativi a Winnie per i timori di presunti riferimenti derisori alla massima leadership. Il blocco, riportato per primo dal Financial Times, è stato piuttosto severo nel week-end: il nome cinese “Piccolo orso Winnie” è stato bandito da Sina Weibo (il Twitter cinese), mentre la serie di immagini animate con l’orsetto è stata rimossa dall’app WeChat (il WhatsApp locale), pur se non del tutto.

Nessuna spiegazione ufficiale è stata fornita da Pechino, ma gli osservatori più attenti hanno rimandato a un altro collegamento tra il presidente e Winnie the Pooh: la foto del 2013 del presidente a passeggio al summit di Sunnyvale, in California, con l’allora omologo Barack Obama era stata messa in collegamento con un’immagine dell’orsetto e del suo amichetto “Tigger”, tra i protagonisti del cartoon.

Nel 2014, una stretta di mano tra Xi e il premier nipponico Shinzo Abe era stata abbinata a Winnie che stringe lo zoccolo del malinconico e pensieroso asinello Eeyore, altro personaggio di punta del cartone animato.

Nel 2015 il portale di analisi politica Global Risk Insights ha “coronato” una foto di Xi in piedi che svetta dal tettuccio aperto di un’auto durante una parata militare insieme a Winnie the Pooh come “l’immagine dell’anno più censurata della Cina”.

Con il delicato 19esimo congresso del Partito comunista cinese in programma tra pochi mesi, chiamato a varare l’ingresso ai vertici della “sesta generazione” e a consolidare la posizione di Xi, la sensibilità sul tema è altissima.

Nonostante la censura, sui social network del Dragone capita di imbattersi in post ironici e goliardici: come nel caso del blog “howhigharexijinpingspantstoday.tumblr.com” la cui missione è misurare dalle foto l’altezza della cintura presidenziale.

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