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Circa 20’000 rifugiati hanno ricevuto l’aiuto sociale

(Keystone-ATS) Quasi 20’000 persone hanno beneficiato dell’aiuto sociale nell’ambito del diritto d’asilo nel 2014, pari all’83% del totale dei richiedenti e delle persone accolte provvisoriamente, stando alle cifre pubblicate oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST).

In Ticino sono stimati a 702 persone (con una margine di errore di +/- 58).

Rispetto al 2013 il numero totale di beneficiari è calato da 20’627 a 19’815. Fra i richiedenti asilo la percentuale è dell’87,5%, mentre fra le persone accolte provvisoriamente è del 77,2%.

Il tasso inferiore per quest’ultima categoria si spiega con il fatto che le autorità cantonali possono concedere un permesso di lavoro indipendentemente dalla situazione economica. Per i richiedenti asilo, che hanno il divieto di svolgere un’attività professionale per 3-6 mesi dall’inoltro della domanda, l’accesso al mercato del lavoro è invece più difficile.

Fra chi è stato accolto provvisoriamente la percentuale di occupati è del 14%, fra gli asilanti solo del 3%. I richiedenti però sono più numerosi a seguire un programma di occupazione (13%) rispetto alle persone accolte provvisoriamente (7%).

Il “bisogno lordo” per persona – cioè la somma dell’aiuto sociale, i costi di alloggio, le spese sanitarie e altre prestazioni – ammontava a 1’131 franchi in media nel giugno del 2014.

I cantoni che hanno destinato le somme più basse sono Berna e Glarona (945 e 950 franchi per persona) , quelli che hanno speso maggiormente sono il Ticino e Basilea Campagna (1’392 e 1’459 franchi).

I costi elevati in Ticino sono influenzati dalle forti spese per l’alloggio, precisa l’UST. Per la stragrande maggioranza dei beneficiari, il 92%, l’aiuto sociale è l’unica fonte di sussistenza.

Fra coloro che ricevono aiuti, il 76% sono persone sole. Solo il 19% dei richiedenti asilo è in coppia o in famiglia, mentre la percentuale sale al 34% per le persone accolte a titolo provvisorio.

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