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Circoncisione religiosa: non più a Zurigo, San Gallo valuta

(Keystone-ATS) Niente più circoncisione per motivi religiosi all’ospedale pediatrico di Zurigo, forse presto neppure in quello di San Gallo, dopo la sentenza della Corte d’appello di Colonia che ha considerato tale pratica un reato.

La sentenza è stata nel frattempo controbilanciata da una risoluzione presentata al Bundestag tedesco e approvata ieri a larga maggioranza dai deputati.

Dopo la controversa sentenza emessa a fine giugno dalla corte d’appello di Colonia, secondo la quale l’asportazione del prepuzio per motivi religiosi è un delitto perseguibile penalmente, il Kinderspital di Zurigo ha deciso di sospendere provvisoriamente le circoncisioni per motivi religiosi, ha comunicato ieri il suo portavoce Marco Stücheli, confermando una notizia della rivista quindicinale svizzero tedesca “Beobachter”.

L’ospedale pediatrico di San Gallo sta da parte sua valutando una moratoria, ha indicato oggi all’ats Marco Fischer, giurista membro della direzione dell’ospedale. Quest’ultima deciderà se sospendere tale pratica dopo le vacanze estive.

Secondo Fischer, la decisione è difficile. La sentenza di Colonia, potrebbe avere un effetto pregiudiziale sulla Svizzera. Chirurghi che praticano la circoncisione per motivi religiosi potrebbero essere denunciati per lesioni personali, ha puntualizzato.

Anche la Società svizzera di chirurgia pediatrica ha affrontato il tema: in una seduta del 29 giugno il consiglio direttivo ha esaminato la sentenza di Colonia e ha deciso per il momento di non dare raccomandazioni. Intende lasciare la decisione agli ospedali locali, ha indicato all’ats l’ospedale cantonale di Lucerna.

Reazioni stupite

Stupore: questa la reazione delle comunità israelite e islamiche in Svizzera alla decisione dell’ospedale pediatrico di Zurigo di sospendere la circoncisione per motivi religiosi.

Interrogato oggi dalla radio svizzero tedesca DRS, Hisham Maizar, presidente della Federazione delle organizzazioni islamiche in Svizzera (FOIS), ha dichiarato di trovare “curioso” che l’ospedale zurighese abbia deciso questa moratoria sulla base di una sentenza emessa da un tribunale tedesco.

La Federazione svizzera delle comunità israelite (FSCI) denuncia una “reazione inappropriata”. Le circoncisioni, che siano di carattere culturale, religioso o medico, sono praticate senza problemi in Svizzera, ha detto all’ats la sua vicepresidente Sabine Simkhovitch-Dreyfus.

Inoltre la questione è stata appena discussa a livello politico: lo scorso settembre le Camere federali hanno adottato una norma penale più restrittiva contro gli autori di mutilazioni genitali e la circoncisione è stata esclusa dal campo di applicazione di questa legislazione, sottolinea Simkhovitch-Dreyfus.

Da parte sua il Consiglio centrale islamico (CCIS), presieduto da Nicolas Blancho, definisce la moratoria zurighese sulla circoncisione per motivi religiosi una decisione inutile e precipitosa e chiede alla politica di esprimersi in modo chiaro e inequivocabile.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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