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CN: casinò di montagna potranno chiudere fuori stagione turistica

Il casinò di St. Moritz presso il Grand Hotel Kempinski. Keystone/ARNO BALZARINI sda-ats

(Keystone-ATS) I casinò di montagna che versano in difficoltà finanziarie dovrebbero poter chiudere il settore dei giochi da tavolo per 270 giorni all’anno, anziché 60 come avviene attualmente.

Lo ha deciso oggi – con 118 voti contro 63 e 5 astenuti – il Nazionale, che si è così allineato su questo punto al Consiglio degli Stati nell’ambito della revisione della legge sui giochi in denaro.

Questo privilegio andrà soprattutto a vantaggio dei casinò – nei Grigioni, quelli di Davos e San Moritz – fortemente dipendenti dall’attività turistica, ha spiegato la consigliera federale Simonetta Sommaruga. Nell’attesa della nuova legislazione, il governo ha già proposto una revisione dell’ordinanza che dovrebbe aiutare proprio i casinò in difficoltà.

Una parte dell’UDC, del PLR e dei Verdi si sono dichiarati contrari alla nuova disposizione. “Non c’è motivo di favorire i casinò di montagna”, ha deplorato invano Sibel Arslan (Verdi/BS). “Queste regioni beneficiano già di altri vantaggi e aiuti”, gli ha fatto eco Philippe Bauer (PLR/NE) a nome della commissione.

Oggi il Nazionale ha pure accettato – con 136 voti contro 48 e 1 astenuto – di allinearsi al compromesso dei “senatori” concernente la regolamentazione dei giochi a premi proposti dai media e destinati a promuovere le vendite. Questi ultimi non saranno sottoposti alla legge se la partecipazione al gioco è gratuita.

Con 107 voti contro 78, ha tuttavia escluso dalla legge i cosiddetti sistemi “boule de neige” e piramidali, che implicano di pagare in anticipo sulla base di una promessa, poi non mantenuta, di ricevere lauti guadagni. La ministra di giustizia e polizia vi si è opposta con successo, spiegando che tali sistemi sono già disciplinati dalla legge federale contro la concorrenza sleale. Ciò avrebbe creato un doppione controproducente.

La Camera del popolo non ha invece cambiato idea su due altri aspetti della nuova legislazione: da un lato, il salario dei membri della direzione delle lotterie non dovrebbe essere superiore a quello di un consigliere federale. Dall’altro il Nazionale ha deciso che non è necessario limitare il numero di giocatori di piccoli tornei di poker.

I dibattiti proseguono.

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