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CN: diritto internazionale, respinte proposte UDC

(Keystone-ATS) Le autorità svizzere devono continuare ad essere libere di adattare la legislazione elvetica alle norme internazionali. Il Consiglio nazionale ha respinto oggi due iniziative parlamentari dell’UDC che domandavano il primato del diritto svizzero.

La proposta di Gregor Rutz (ZH), respinta con 126 voti contro 55, chiedeva che il diritto elvetico possa essere adattato alle nuove norme internazionali solo se la Costituzione lo prevede espressamente. Troppo spesso la Confederazione si adegua senza passare tramite il legislatore o un tribunale e privando il popolo del diritto di opporsi con un referendum, ha sostenuto lo zurighese.

Con questo atto parlamentare l’UDC continua la sua offensiva contro la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, ha sostenuto Andreas Gross (PS/ZH) a nome della commissione. Con tale proposta la Svizzera sarebbe obbligata a lasciare il Consiglio d’Europa malgrado attualmente non ci siano problemi. Le modifiche legislative sono già oggi possibili solo se la Costituzione lo prevede, ha ricordato Gross.

La seconda iniziativa parlamentare, respinta con 129 voti contro 54 e un astenuto, voleva assicurare il primato del diritto svizzero precisando nella Costituzione che in caso di conflitto le nuove norme sono determinanti a scapito di quelle vecchie. “Una decisione del popolo deve sempre essere attuata”, ha spiegato l’autore dell’atto parlamentare Luzi Stamm (UDC/AG).

È il Tribunale federale che definisce caso per caso quale disposizione prevale, ha replicato Kurt Fluri (PLR/SO). In base alla sua giurisprudenza, il diritto internazionale prevale su quello federale, nuovo o vecchio che sia.

Unica eccezione: quando la norma federale è stata approvata dall’Assemblea federale e quest’ultima era cosciente del conflitto che avrebbe causato con le norme internazionali (ad eccezione della violazione dei diritti umani). “L’UDC, senza dirlo esplicitamente, vuole denunciare la Convenzione europea dei diritti dell’uomo”, ha ripetuto Andreas Gross a nome della commissione. “Si tratta di garantire la certezza del diritto”, ha replicato Gregor Rutz.

La maggioranza non si è però lasciata convincere. Il Nazionale aveva respinto la scorsa settimana una iniziativa simile di Heinz Brand (UDC/GR). L’UDC prevede di lanciare una iniziativa popolare che preveda esplicitamente il primato delle decisioni popolari sul diritto internazionale.

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