CN: LAMal, “sì” a progetti pilota per ridurre costi
(Keystone-ATS) Un nuovo articolo destinato a progetti sperimentali per esaminare come si possano frenare i costi della sanità. Lo ha approvato oggi il Consiglio nazionale adottando, con 140 voti contro 48 e 9 astenuti, una revisione della legge sull’assicurazione malattie (LAMal).
All’inizio del dibattito alle Camere, due settimane fa, diversi parlamentari avevano sottolineato la necessità di agire. Il relatore commissionale Pierre-Yves Maillard (PS/VD) aveva ricordato che i premi sono raddoppiati dall’introduzione dell’assicurazione obbligatoria nel 1996 aggiungendo però che sussistono possibilità per contenere le spese. I costi aumentano in misura sproporzionata, aveva riconosciuto il consigliere federale Alain Berset.
Con il progetto adottato oggi, sono attesi risparmi a lungo termine dell’ordine di diverse centinaia di milioni di franchi all’anno. La modifica della LAMal prevede anche la possibilità di testare progetti pilota innovativi che esplorino piste per ridurre i costi.
Ed è proprio questo punto quello trattato in data odierna dal Nazionale, essendo gli altri già esaminati nella seduta dell’8 giugno scorso. Oggi la Camera del popolo ha in particolare deciso che i progetti pilota non dovranno essere organizzati unicamente allo scopo di contenere i costi, ma potranno essere condotti anche basandosi su criteri di qualità.
Il Nazionale ha anche deciso di cancellare l’elenco dei settori proposto dal Consiglio federale in cui i progetti pilota sono possibili. Una tale restrizione non ha senso, ha affermato la relatrice commissionale Ruth Humbel (PPD/AG) sostenendo la possibilità di lasciare tutte le opzioni aperte. Berset ha avvertito che questa apertura potrebbe facilmente portare a un trattamento iniquo se, ad esempio, il catalogo delle prestazioni fosse limitato.
Anche lo schieramento rosso-verde era critico. Anche perché le proposte di Verdi e socialisti di garantire una protezione più rigorosa e di includere l’assistenza, la prevenzione, l’educazione e le cure integrate sono tutte state bocciate.
La partecipazione ai progetti pilota si farà su base volontaria, ha deciso la Camera del popolo con 102 voti contro 93 e contro il parere del Consiglio federale. “Sono molto più efficaci se la partecipazione può essere resa obbligatoria”, ha sostenuto, invano, Berset.