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CN: prorogata validità modifiche urgenti della Legge sull’asilo

(Keystone-ATS) La validità delle modifiche urgenti della Legge sull’asilo va prorogata fino al 28 settembre 2019, in attesa che diventi operativa la riforma delle procedure d’asilo. Lo ha deciso oggi il Consiglio nazionale con 116 voti e 52 astenuti.

Queste modifiche urgenti – entrate in vigore il 29 settembre 2012 per un durata di tre anni – dovranno essere integrate nella nuova struttura, in modo che entrino definitivamente nel diritto ordinario. Tuttavia, non è chiaro se il progetto verrà applicato entro il 28 settembre 2015, ed è quindi necessario prorogare le norme provvisorie fino al 2019, in modo da garantire continuità.

Senza la proroga, ha spiegato il relatore della commissione André Bugnon (UDC/VD), le misure urgenti potrebbero scadere e in quel caso tornerebbe in vigore il diritto precedente la modifica legislativa. Il vodese ha anche ricordato che le modifiche urgenti decise dal Parlamento sono state accettate dal popolo in votazione il 9 giugno 2013 con il 78% di “sì”.

Con 106 voti contro 61, il Nazionale ha respinto la proposta di Martin Bäumle (PVL/ZH) di accorciare di un anno la proroga della validità (solo fino al 28 settembre 2018 quindi). Nell’intenzione di Bäumle, con termini più ridotti si mette pressione sul governo affinché la revisione ordinaria della Legge sull’asilo venga realizzata in modo celere.

“Occorre dare il tempo necessario alle autorità per valutare le esperienze fatte con le modifiche urgenti della legge”, ha sostenuto Isabelle Moret (PLR/VD). Bisogna lasciare sufficiente tempo al governo per trasporre queste modifiche nel diritto ordinario, ha aggiunto Silvia Schenker (PS/BL). Con queste motivazioni è stato pure respinta, con 120 voti contro 46 e un astenuto, una proposta di Pirmin Schwander (UDC/SZ) che chiedeva di rinviare l’oggetto al governo.

Le modifiche urgenti semplificano per la Confederazione la ricerca di alloggi per i richiedenti l’asilo. Fra le altre cose, consentono di versare ai Cantoni di ubicazione un contributo di partecipazione ai costi, permettono la creazione di centri speciali e riservano l’accesso alla procedura d’asilo dall’estero a persone in pericolo di vita o minacciate nella loro integrità fisica.

Il dossier va al Consiglio degli Stati.

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