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CN: riforma PC; famiglie dovranno stringere la cinghia

Il presidente della Confederazione Alain Berset nel suo intervento odierno alle Camere. KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Non tutti i beneficiari di prestazioni complementari (PC) dovrebbero ricevere più soldi per le loro spese d’affitto. Il Consiglio nazionale ha corretto oggi al ribasso l’aumento previsto nella riforma delle PC e ha tagliato pure negli aiuti per i figli.

Le famiglie dovranno quindi stringere la cinghia. Secondo la maggioranza di destra, l’importo destinato al fabbisogno vitale generale dei primi due figli, stabilito nel calcolo delle PC a 840 franchi al mese per figlio, è troppo elevato per i bambini piccoli e le famiglie con più figli.

Contro il parere della sinistra, la Camera del popolo ha di conseguenza deciso di appoggiare il seguente modello: per il primo figlio fino agli 11 anni di età sono calcolati 590 franchi al mese, in seguito 840 franchi. Per ogni figlio successivo questi importi si riducono di un sesto, fino a un minimo di 280 franchi.

Sempre secondo la maggioranza borghese, le famiglie beneficiarie delle PC non devono essere avvantaggiate finanziariamente rispetto alle altre con un reddito modesto. Non è colpa dei figli se i genitori hanno una rendita AVS o AI che non basta loro per vivere. Così facendo si ridurranno ancor più le loro chance, ha criticato invano la sinistra.

Il Consiglio federale non si è opposto alla distinzione dell’importo a seconda dell’età dei figli voluto dalla maggioranza borghese. Essa si giustifica secondo uno studio, ma occorre tener conto delle spese per la custodia extra-famigliare dei figli con meno di 11 anni, ha spiegato il ministro della socialità Alain Berset.

Ma alla fine PLR e UDC – seppur di misura – sono riusciti ad eliminare anche questa presa a carico. Se accolte, le misure concernenti i figli consentiranno di risparmiare 24 milioni di franchi.

Spese per l’alloggio

La riforma delle PC comprende anche altri aspetti. Ad esempio gli aiuti per le spese generate dall’affitto, immutati dal 2001, dovranno essere rivisti. A differenza del Consiglio degli Stati, il Nazionale ha tuttavia deciso che solo le persone che abitano in città dovrebbero vedersi aumentato tale aiuto da 13’200 a 14’400.

Gli altri dovrebbero accontentarsi dell’importo attuale e non beneficerebbero quindi di un adeguamento dell’ammontare delle PC alla crescita delle pigioni. Se l’economia domestica è composta da più persone, è previsto un supplemento di al massimo 2’500 franchi per persona.

I “senatori” avevano optato per una differenziazione regionale e per importi più elevati: una persona sola riceverebbe fra 14’520 e 16’440 franchi, a seconda della regione in cui vive. Se il nucleo famigliare è composto da più persone, sarebbe previsto un supplemento di 3000 franchi per il secondo individuo.

La sinistra ha tentato invano di convincere il plenum ad essere più generoso, criticando il fatto che non si tenga sufficientemente conto delle differenze regionali. Ma nulla ha potuto contro il voto compatto di UDC e PLR. Con 102 voti contro 90, la maggioranza di destra ha inoltre deciso che i cantoni potranno ridurre del 10% gli importi su tutta o una parte del loro territorio o per taluni tipi di alloggio.

Il dibattito prosegue. Uno dei nodi da sciogliere sarà l’idea di vietare ai pensionati di prelevare il loro secondo pilastro come capitale. Questa proposta divide infatti i vari schieramenti.

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