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COMCO: no misure cautelari contro UPC per partite hockey via pay-tv

Vittoria di tappa per UPC KEYSTONE/MANUEL LOPEZ sda-ats

(Keystone-ATS) Vittoria di tappa per UPC. La Commissione della concorrenza (COMCO) ha deciso di non ordinare misure cautelari nell’inchiesta riguardante la diffusione di partite di hockey su ghiaccio tramite pay-tv.

La COMCO è giunta alla conclusione che le condizioni necessarie non sono soddisfatte, si legge in una nota odierna.

Nel mese di maggio la Commissione della concorrenza aveva aperto un’inchiesta nei confronti di UPC Svizzera Sagl per sospetto abuso di una posizione dominante nell’ambito della diffusione di partite di disco su ghiaccio via pay-tv. L’inchiesta doveva principalmente chiarire se UPC avesse rifiutato ingiustificatamente la trasmissione di match di hockey su ghiaccio a fornitori di piattaforme tv, che non operano sulla rete via cavo, precisa il comunicato.

La COMCO ha quindi esaminato una richiesta di misure cautelari da parte di Swisscom.

Sebbene nel caso in questione esistano indizi di un comportamento anti-concorrenziale da parte di UPC, la COMCO non ha potuto constatare che “il rifiuto di UPC conduca al rischio di un cambiamento persistente e irreversibile della struttura di mercato a livello di piattaforme tv”, indica ancora la nota.

La decisione della Commissione della concorrenza può ancora essere impugnata davanti al Tribunale amministrativo federale.

Nell’estate 2016, UPC aveva acquistato i diritti per diffondere le partite del massimo campionato di hockey svizzero in diretta, soffiandoli a Swisscom che li deteneva in precedenza con il disappunto dei suoi 1,5 milioni di clienti beneficiari di questo servizio. Gli incontri verranno trasmessi sul canale MySports, che sarà lanciato l’8 settembre.

La disputa per accaparrarsi lo sport in tv prosegue da tempo, a parti invertite. Swisscom si era infatti vista infliggere una multa di 71,8 milioni di franchi dalla COMCO un anno fa, contro la quale ha inoltrato ricorso. L’accusa era quella di un abuso della propria posizione dominante e una condivisione nulla o molto limitata coi concorrenti di partite di hockey e calcio.

In un comunicato in risposta alla decisione odierna della COMCO, Swisscom afferma che “continuerà a lottare per i suoi tifosi”, anche perché la decisione non è ancora “definitiva”. Stando al gigante blu, i segni di comportamento anti-concorrenziale da parte dell’azienda rivale sono evidenti. UPC ha presentato un’offerta per l’attivazione del segnale, ma solo ai gestori di rete via cavo.

Citato nella nota, il membro della direzione di Swisscom Dirk Wierzbitzki si è detto dispiaciuto e ha definito una palese “discriminazione” il fatto che i fan dell’hockey “nostri clienti vengano esclusi come unico gruppo”. “Non rinunciamo così velocemente”, ha inoltre dichiarato. Il gruppo ha poi ricordato che dallo scorso anno l’offerta sportiva da lui proposta è a disposizione di tutte le piattaforme tv e quindi di tutte le economie domestiche.

Contattato dall’ats, un portavoce del leader delle telecomunicazioni nella Confederazione ha precisato che la possibilità di inoltrare ricorso è attualmente al vaglio.

Esulta invece UPC, che si dice non sorpresa da quanto deliberato dalla COMCO. In una presa di posizione scritta, il suo CEO, lo statunitense Eric Tveter, ha detto che “MySports è una tappa importante verso una reale concorrenza e la fine del monopolio sleale praticato fino ad oggi in Svizzera nel settore dello sport”.

Grazie alla cooperazione di una quindicina di partner, sottolinea la società zurighese, più di tre milioni di economie domestiche potranno approfittare dell’offerta sportiva targata UPC.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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