Commercio al dettaglio, aumentano le vendite
(Keystone-ATS) Sensibile aumento delle vendite nei negozi durante il mese di luglio: il giro d’affari del commercio al dettaglio è salito del 3,4% rispetto allo stesso mese del 2019, tenendo conto delle correzioni apportate per compensare i diversi giorni di vendita e le festività.
In confronto a giugno si osserva una progressione – al netto delle variazioni stagionali – dello 0,7%, ha indicato oggi l’Ufficio federale di statistica (UST). I dati indicati sono nominali: in termini reali, vale a dire considerando anche il rincaro, le variazioni sono rispettivamente di +4,1% (annuo) e del +0,7% (mensile; dato uguale a quello nominale).
Se si escludono i distributori di benzina (dove sugli importi in gioco incide il prezzo del petrolio) l’incremento sull’arco dell’anno è del 5,0% nominale e del 5,6% reale. In confronto a giugno i dati sono entrambi del +0,8%.
Andando nei singoli comparti e rimanendo a livello nominale, per le stazioni di servizio si segnala un -16% annuo. I prodotti alimentari segnano +8,8%, il comparto non alimentare +1,4%. In quest’ultimo settore spiccano comunque i forti aumenti nei segmenti “oggetti di uso domestico in esercizi specializzati” (+16%) e “bancarelle del mercato, commercio per corrispondenza e attraverso internet” (+14%). Per contro i rami “articoli culturali e ricreativi” (-8,8%) nonché “articoli di abbigliamento, medicinali, orologi e articoli di gioielleria” (-1,5%) non mostrano ancora alcuna ripresa.