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Commercio al dettaglio in calo anche in febbraio

(Keystone-ATS) Vendite nei negozi svizzeri in flessione anche in febbraio: rispetto allo stesso mese del 2015, il giro d’affari del commercio al dettaglio è diminuito in termini nominali dello 0,9%.

In termini reali, tenendo conto dei diversi giorni festivi e lavorativi, risulta una contrazione dello 0,2%. È quanto emerge dai risultati provvisori dell’Ufficio federale di statistica (UST) comunicati oggi.

Rispetto a gennaio, la variazione nominale è stata di -0,4% e in termini reali, ossia tenendo conto del rincaro, il calo è stato pure dello 0,4%.

Escludendo i carburanti, il commercio al dettaglio ha registrato rispetto al febbraio 2015 una riduzione del giro d’affari dello 0,2% in termini nominali, ma una crescita reale dello 0,3%. Il settore dei prodotti alimentari, bevande e tabacchi ha segnato un aumento nominale annuo dello 0,5%. (in termini reali +0,7%). Il comparto non alimentare ha invece registrato un calo dell’1,1% in termini nominali (in termini reali +0,9%).

Rispetto al mese di gennaio 2016, a febbraio il commercio al dettaglio – sempre escludendo i distributori di benzina – ha registrato una riduzione del fatturato dello 0,4% sia in termini nominali sia in termini reali. Nel commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacchi il giro d’affari si è contratto dello 0,5% in termini nominali (in termini reali -0,8%). Il comparto non alimentare, dal canto suo, ha presentato una diminuzione dello 0,6% (in termini reali 0,0%).

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