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Commercio online, 97% degli operatori è interessato da frodi

Ordinare sì, pagare no: è il pensiero di non pochi appassionati di shopping online. KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) Le frodi riguardano ormai praticamente tutto il settore del commercio online: il 97% degli operatori del ramo interpellati quest’anno nell’ambito di un sondaggio afferma di essere stato interessato dal fenomeno almeno una volta.

Rispetto al 2018 la progressione è di quasi 5 punti percentuali, indica Crif, società attiva nel campo delle verifica della solvibilità e della prevenzione di truffe, che ha condotto il rilevamento per conto dell’Associazione svizzera di vendite per corrispondenza (VSV).

Il 49% dei partecipanti al sondaggio ritiene che le frodi siano aumentate rispetto all’anno scorso, mentre il 39% afferma che i tentativi sono rimasti pressoché invariati. Il 6% del campione riferisce che la perdita subita è superiore al 2% del fatturato. La forma più frequente di malversazione è rappresentata da clienti che ordinano la merce già sapendo che non la pagheranno. Al secondo posto vi sono i casi di chi ordina indicando dati falsi, al terzo di chi si avvale dell’identità di un’altra persona.

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