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Commissione: aiuto sviluppo; no sovvenzioni a ong controverse

La Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati ha sostenuto una mozione del consigliere nazionale Christian Imark (UDC/SO) sul sovvenzionamento alle ong. KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) La Svizzera non dovrebbe più sovvenzionare progetti di organizzazioni non governative che sono implicate in azioni razziste, antisemite o in campagne di incitamento all’odio.

È quanto propone, con 12 voti contro 0 e 1 astenuto, la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati, che ha modificato in tal senso una mozione dell’UDC.

La commissione condivide l’obiettivo dell’autore del testo, il consigliere nazionale Christian Imark (UDC/SO), il quale vuole evitare che i fondi dell’aiuto pubblico allo sviluppo siano impiegati in modo irresponsabile e contrario ai valori fondanti della Svizzera. Tuttavia, essa propone al plenum di eliminare dalla mozione “ogni indicazione geografica o politica che faccia riferimento esplicito al conflitto in Medio Oriente”, si legge in una nota odierna dei servizi del Parlamento.

Il testo originale di Imark era stato accolto lo scorso marzo dal Consiglio nazionale con 111 voti contro 78. In quell’occasione il ministro degli esteri Didier Burkhalter aveva invitato invano a respingere la mozione poiché, a suo avviso, la Confederazione non sostiene in alcun modo organizzazioni che incitano l’odio o l’antisemitismo. Secondo il consigliere federale, Berna non finanzia nemmeno ong associate al movimento di boicottaggio BDS (Boycott, Divestment and Sanctions) nel quadro dell’aiuto ai Territori palestinesi occupati da Israele.

Burkhalter aveva riconosciuto che l’impegno per il diritto internazionale umanitario potesse portare a “discussioni controverse” in alcuni contesti, ma aveva ribadito che la Confederazione sceglie i suoi partner in funzione della loro esperienza e il loro impegno deve essere conforme ai valori della Costituzione.

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