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Commissione: corruzione sportiva, basta impunità

(Keystone-ATS) Il versamento di bustarelle in relazione all’aggiudicazione di importanti avvenimenti sportivi va perseguito d’ufficio e i corrotti puniti con una pena massima di tre anni.

Lo ha deciso la Commissione degli affari giuridici degli Stati (CAG-S) esaminando alcune modifiche del Codice penale proposte dal Consiglio federale.

Con un voto risicato – 7 a 6, determinante quello del presidente Stefan Engler (PPD/GR) – la CAG-S ha tuttavia deciso che i casi di corruzione di lieve entità vadano perseguiti su querela di parte a meno che non danneggino interessi pubblici.

Il progetto del Consiglio federale, voluto soprattutto per combattere la corruzione in occasione dell’attribuzione di grossi eventi sportivi da parte delle federazioni internazionali, era stato posto in consultazione nel maggio 2013, ricevendo un’accoglienza tiepida.

In particolare, la Federazione internazionale di calcio (FIFA) aveva criticato un progetto eccessivamente focalizzato proprio su di essa. La FIFA è finita nel mirino delle critiche per le presunte irregolarità nell’attribuzione dei Mondiali di calcio in Qatar. Della stessa opinione il Comitato olimpico internazionale (CIO), secondo cui la modifica del Codice penale proposta dal Consiglio federale non deve concentrarsi unicamente sulle organizzazioni sportive.

Che il tema sia delicato lo dimostra il voto tirato in commissione. Per 6 voti a 5 – anche in questo caso è stato decisivo il voto del presidente – la CAG-S non ha voluto saperne di aumentare fino a cinque anni – rispetto ai tre proposti dal Consiglio federale – la pena massima per gravi fatti di corruzione privata (vantaggio superiore ai 10’000 franchi).

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