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Confederazione: 2,3 miliardi di eccedenza

(Keystone-ATS) Invece dei 400 milioni di franchi stimati, il consuntivo 2015 della Confederazione si è chiuso con un’eccedenza di 2,3 miliardi dovuta essenzialmente alla diminuzione delle uscite.

Le entrate corrispondono pressoché ai valori preventivati (+54 milioni). Nonostante questo buon risultato, il Consiglio federale invita alla prudenza poiché le prospettive per i prossimi anni rimangono incerte.

Rispetto al piano finanziario di legislatura 2017–2019 le prospettive di bilancio sono leggermente migliorate, indica una nota odierna del Dipartimento federale delle finanze (DFF), in cui si precisa, tuttavia, che per il biennio 2018/2019 “sono ancora previsti importanti disavanzi”.

Minori introiti da Iva causa rallentamento economico

“Come conseguenza dell’apprezzamento del franco e del rallentamento della crescita economica, le entrate generate dall’IVA sono state inferiori di 1,3 miliardi rispetto alle attese”, ha fatto notare il Consigliere federale Ueli Maurer durante il tradizionale incontro coi media.

Il peggioramento della situazione economica si è fatto sentire anche a livello di entrate provenienti dalle tasse sui carburanti (-300 milioni), ha aggiunto Maurer, imputando tale risultato al minor numero di “turisti del pieno”. Entrate inferiori al previsto sono state registrate anche a livello di imposta sul tabacco e di ricavi generati dalla tassa sul traffico pesante.

Entrate, bene Imposta federale diretta e imposta preventiva

A livello di entrate, Maurer ha segnalato il buon andamento dell’Imposta federale diretta (+2,2 miliardi rispetto al consuntivo 2014 ma inferiore dell’1,2% rispetto al preventivo 2015).

Il calo delle entrate derivanti dall’Iva è stato compensato da maggiori introiti di imposta preventiva (+1,3 miliardi rispetto al preventivo). Stando al ministro delle finanze, il saldo elevato è da ricondurre ai livelli eccezionali dei tassi d’interesse. Nel corso del 2015 molte aziende hanno rimandato l’istanza di rimborso dell’imposta preventiva per evitare i tassi d’interesse negativi.

Uscite in diminuzione

Sul fronte delle uscite, col 2,8% (1,9 miliardi) lo scostamento dal preventivo supera il valore di riferimento dell’1,8% sulla media decennale. I motivi? Diminuzione degli oneri per gli interessi passivi (-500 milioni), minori uscite per i programmi di ricerca dell’UE/Horizon 2020 (-300 milioni) e delle prestazioni a favore dell’Assicurazione invalidità legate all’evoluzione dell’IVA (-200 milioni) e delle quote dell’IVA a favore dell’AVS e dell’AI (-200 milioni).

Maurer ha fatto notare che la flessione a livello di assicurazioni sociali è spiegabile con un calo dei trasferimenti dovuti alle minori entrate derivanti dall’Iva.

Debito pubblico ancora in calo

Il 2015 ha registrato anche entrate straordinarie per 493 milioni, di cui soltanto 186 milioni versati da Swisscom in seguito ad una multa inflitta dalle autorità alla concorrenza. Ulteriori 139 milioni risultano dalla vendita nel 2012 di licenze di telefonia mobile e 135 milioni dalla liquidazione concordataria di Swissair.

“Queste entrate servono per abbattere il debito pubblico”, ha precisato Maurer. Tenuto conto anche di questa voce di bilancio, l’eccedenza ammonta a 2,8 miliardi.

In merito al debito pubblico, il ministro democentrista ha lodato il sistema del freno all’indebitamento che ha permesso di diminuire l’esposizione di altri 5 miliardi nel 2015. “Negli ultimi 10 anni si è potuto ridurre il debito della Confederazione da 130 a 103,8 miliardi, pari al 16,2% del PIL. “Si tratta di un rapporto che almeno in Europa fa di noi i primi della classe”, ha rimarcato il consigliere federale.

Programma stabilizzazione non si tocca

Benché nel complesso le prospettive di bilancio siano leggermente migliorate, ci attendiamo deficit importanti per gli anni a venire. Se per il preventivo 2017 si registra una modesta eccedenza strutturale di 50 milioni, negli anni successivi i disavanzi ammonteranno a circa 500 milioni.

Vista l’incertezza che regna in merito all’evoluzione economica, secondo Maurer la strategia di risanamento decisa dal Consiglio federale continua a essere necessaria. I tagli indicati nel Preventivo 2016 vanno attuati e il programma di stabilizzazione 2017–2019 (minori uscite di 1 miliardo l’anno) ora in consultazione interamente rispettato.

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