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Consegnate petizioni per accoglienza rifugiati da isole greche

Rifugiati provenienti dall'isola di Lesbos sbarcano al porto del Pireo, vicino Atene (foto d'archivio) KEYSTONE/AP/Petros Giannakouris sda-ats

(Keystone-ATS) Evacuazione dei campi profughi nelle isole greche e accoglienza del maggior numero possibile di rifugiati in Svizzera: è quanto chiedono circa 50’000 persone e 130 organizzazioni con tre petizioni consegnate oggi al Consiglio federale.

Le petizioni – si legge in un comunicato – esortano la Svizzera ad impegnarsi per la protezione di queste persone minacciate e per una riforma dell’accordo di Dublino. Le tre analoghe petizioni sono state promosse da “Evacuare ora”, un’alleanza di 130 organizzazioni, da Amnesty International e dalla rete migrationscharta.ch.

Le organizzazioni lamentano che la situazione per le persone bloccate nelle isole greche è stata drasticamente aggravata nelle ultime settimane dalle tensioni sul confine turco-greco e dal coronavirus. Migliaia di rifugiati – si legge – sono rinchiusi in campi completamente isolati e sovraffollati, in condizioni umanitarie e sanitarie disastrose.

“Finora la Svizzera ha accolto solo 23 minorenni non accompagnati. Questo è del tutto inadeguato e non soddisfa le esigenze di protezione di migliaia di persone vulnerabili”, dichiara, citata nella nota, Alexandra Karle, direttrice della sezione svizzera di Amnesty International.

I firmatari criticano il fatto che la Svizzera è stata finora praticamente inattiva e, come membro del sistema Dublino, impedisce l’entrata alla maggior parte dei rifugiati. Sempre in nome dell’accordo di Dublino, la Svizzera rimpatria sistematicamente i richiedenti l’asilo che sono stati registrati per la prima volta in un altro Paese.

Le petizioni esortano perciò la Svizzera a sostenere una riforma dell’accordo di Dublino a livello europeo e a partecipare alla creazione di un sistema di solidarietà nella distribuzione dei rifugiati.

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