Consiglio d'Europa: Svizzera assume presidenza semestrale
STRASBURGO/BERNA - La Svizzera assume oggi ufficialmente la presidenza del Consiglio d'Europa. Per sei mesi sarà dunque alla testa del Comitato dei ministri dell'organizzazione paneuropea e intende difendere obbiettivi ambiziosi.
Nello scorso semestre la presidenza era stata attribuita alla Slovenia. L'ex repubblica jugoslava passerà il testimone alla Confederazione nel corso di una breve cerimonia organizzata nella sede del Consiglio d'Europa a Strasburgo, a cui parteciperà anche la consigliera federale Micheline Calmy-Rey.
Il nuovo segretario generale dell'assemblea, Thorbjörn Jagland, ha già fatto sapere che accorderà un'importanza particolare alla presidenza elvetica. In funzione dalla metà di ottobre, il norvegese conta sul sostegno della Confederazione ai suoi progetti.
"La Svizzera ha buona reputazione in seno al Consiglio d'Europa", ha affermato Jagaland stamane in una conferenza stampa, sottolineando che la Confederazione affronta problemi in modo simile alla Norvegia. "Si tratta di un piccolo paese che non appartiene all'Unione europea", ha rilevato.
Tra le priorità dell'istituzione, figura la riforma della Corte Europea dei diritti dell'uomo. Quest'organo, che veglia al rispetto della Convenzione europea dei diritti umani, è oberato di lavoro, poiché vittima del suo successo. Le denunce inoltrate sono infatti fortemente aumentate, passando dalle 5'000 negli anni '90 alle 50'000 l'anno scorso. Oltre 100'000 casi sono sempre in attesa di esame, taluni da svariati anni.
"La Corte deve essere riformata. Non si può continuare così", ha dichiarato l'ambasciatore Paul Widmer, rappresentante della Svizzera presso il Consiglio d'Europa. La Confederazione intende permettere a tale riforma di progredire entro il mese di marzo del 2010. Il 18 e il 19 febbraio, una conferenza dei ministri si svolgerà a Interlaken (BE), affinché il tema possa essere discusso ai più alti livelli.
Fondato nel 1949, il Consiglio dell'Europa è la decana delle organizzazioni europee. Rappresenta oltre 800 milioni di abitanti in 47 paesi. È tuttavia poco noto al grande pubblico, che lo confonde spesso con l'UE.