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Consiglio Europa: mozione svizzera per task force liberazione ostaggi

Questo contenuto è stato pubblicato il 26 aprile 2010 - 16:28
(Keystone-ATS)

STRASBURGO - Il Consiglio d'Europa deve impegnarsi per la liberazione degli europei presi in ostaggio da "stati canaglia", costituendo una speciale "task force". Lo chiede una mozione depositata a Strasburgo dal consigliere nazionale lucernese dell'UDC Felix Müri.
Un paese solo, come è il caso della Svizzera nella vicenda degli otaggi in Libia, si trova disarmato di fronte alle manovre di stati del genere, ha detto oggi all'ATS il deputato. La cosa è ben diversa se il Consiglio d'Europa, un'organizzazione composta di 47 paesi, corre in suo aiuto. Quale organizzazione in difesa dei diritti umani il Consiglio è predestinato ad agire, sostiene il parlamentare elvetico.
Nella sua mozione all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (APCE), il consigliere nazionale chiede in concreto l'istituzione di una task force composta di 5-10 persone, parlamentari o ministri, che si occupi di agire per ottenere la liberazione di cittadini presi in ostaggio. Se gli sforzi di questo gruppo non ottengono risultati, Müri ritiene che debbano essere adottate sanzioni.

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