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Consiglio federale all’ombra di Gugliemo Tell

(Keystone-ATS) Per un paio d’ore Altdorf è stata oggi la capitale politica della Svizzera: all’ombra della statua di Guglielmo Tell il Consiglio federale ha voluto tenere la sua prima seduta “extra muros” dell’anno, incontrando il Consiglio di Stato urano poi la popolazione. L’anno scorso aveva fatto altrettanto: a Bellinzona il 23 giugno e a Delémont (JU) il 24 novembre.

Con questa uscita il governo ha voluto manifestare il suo profondo attaccamento a tutte le regioni della Svizzera e, in questo caso, al Cantone che nel 1291 ha siglato il patto federale con Svitto e Untervaldo, gettando le basi della Confederazione. L’esecutivo ha voluto anche evidenziare il valore di una regione situata nel cuore della Svizzera, in posizione strategica per le vie di comunicazione e sul confine linguistico. Nel corso dell’anno si recherà anche in altri Cantoni.

Nel capoluogo urano tutti i membri del governo sono giunti in treno, a bordo di una carrozza speciale sulla quale hanno consumato la colazione e preparato la seduta settimanale, che si è poi tenuta, con inizio alle nove, nel salone dei vessilli del municipio di Altdorf.

Poco dopo mezzogiorno l’incontro con la popolazione, un piccolo bagno di folla: meno di 200 persone che non hanno lesinato applausi e i ministri non si sono sottratti a qualche stretta di mano, compreso il convalescente Ueli Maurer, con le sue stampelle. Nel tragitto verso il “Tellspielhaus”, dove la gente era più numerosa ed è stato servito l’aperitivo, un drappello di giovani socialisti si sono fatti sentire, chiedendo l’abbandono del nucleare.

Poi un corteo di automobili verso il castello A Pro di Seedorf per il pranzo. Qui il Landamano urano ha promesso che avrebbe approfondito le richieste e le attese del suo cantone, con particolare attenzione alla perequazione finanziaria e alla nuova politica regionale.

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