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Consiglio federale difende proprio operato nella vicenda Hildebrand

Questo contenuto è stato pubblicato il 24 maggio 2013 - 12:15
(Keystone-ATS)

Nella sua presa di posizione ufficiale, il Consiglio federale respinge nuovamente la critica del parlamento sull'azione governativa nella vicenda di Philipp Hildebrand, ex presidente della Banca nazionale (BNS). Diversamente dall'autorità parlamentare di controllo, il governo ritiene di aver agito conformemente alle basi legali vigenti.

Il 15 marzo scorso, le commissioni della gestione (CdG) delle Camere avevano rimproverato al Consiglio federale di aver agito senza le necessarie basi legali e senza essere competente in materia. Per le CdG, l'incarico di verificare la fondatezza dei rimproveri mossi a Hildebrand doveva essere affidato al consiglio della banca della BNS e non al governo.

Già nella sua prima risposta, il governo si era detto convinto di aver agito sempre in conformità con la Costituzione e le leggi e di aver esaminato per tempo e in modo adeguato la questione della competenza nei riguardi della BNS, anche dal punto di vista del diritto in materia di sorveglianza.

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