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Corea Nord: segnali riavvio reattore per produzione plutonio

Il sito nucleare di Yongbyon, circa 100 km a nord della capitale nordcoreana Pyongyang. Keystone/EPA/DIGITALGLOBE / HANDOUT sda-ats

(Keystone-ATS) In base all’esame di foto satellitari, la Corea del Nord avrebbe riavviato le attività del suo reattore nucleare di Yongbyon allo scopo di produrre plutonio. Lo ipotizza 38 North, think tank con base a Washington.

“Le immagini dal 22 gennaio in poi mostrano un pennacchio di vapore, molto verosimilmente caldo, generato dallo sbocco del sistema di raffreddamento, un segnale che indica come il reattore sia molto probabilmente operativo”, si legge nel rapporto sul sito web di 38 North, riconducibile allo US-Korea Institute della Johns Hopkins University.

Dalle analisi sullo Yongbyon Nuclear Scientific Research Center, distante una sessantina di chilometri da Pyongyang, emerge poi che il vicino fiume, di solito gelato in questa parte dell’anno, scorre regolarmente nel punto di confluenza tra lo sbocco di raffreddamento e il fiume.

La Corea del Nord sta lavorando per rafforzare le sue armi nucleari incluse quelle miniaturizzate da montare su un missile a lunga gittata per poter colpire gli Stati Uniti.

In assenza delle “misurazioni della temperatura dell’acqua scaricata, è impossibile determinare a quale livello di attività stia lavorando il reattore, anche se potrebbe essere considerevole”, si legge ancora su 38 North, in merito all’impianto di Yongbyon considerato in fase di stallo dalla seconda metà del 2015.

Di recente Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone hanno aumentato il livello di allerta a causa di possibili nuove provocazioni da parte del Nord attraverso la gamma di test nucleari o di missili.

Le immagini satellitari dal 18 gennaio, inoltre, avevano già evidenziato segnali preparatori al riavvio della struttura dopo che le barre di combustibile spento erano state scaricate per il riprocessamento che serve a produrre ulteriore plutonio.

Il reattore di 5 Megawatt, controllato a grafite e di iniziale fabbricazione sovietica, è stata la fonte primaria di materiale atomico per gli armamenti della Corea del Nord: l’impianto è in grado di affinare barre che, se riprocessate, possono fornire materiale a sufficienza per confezionare una bomba l’anno.

Pyongyang ha effettuato i primi tre test atomici (del 2006, 2009 e 2013) proprio con il plutonio, mentre sugli ultimi due, a gennaio e settembre del 2016, pesano incertezze tra le ipotesi variegate di uso di plutonio, combustibile misto o idrogeno, come rivendicato dal regime.

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