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Corea Nord pronta ad “attacchi preventivi” e a “liberare il sud”

(Keystone-ATS) La Corea del Nord è pronta a colpire per prima, a compiere attacchi “preventivi”, a condurre un “blitz di massima precisione” e “liberare l’intera Corea del Sud, compresa Seul”.

Questo qualora Pyongyang rilevasse indicazioni che le migliaia di soldati americani e sudcoreani impegnati nelle annuali esercitazioni militari si preparano ad invadere il territorio nordcoreano.

La minaccia arriva oggi direttamente dallo Stato Maggiore dell’Esercito del Popolo nordcoreano, e segue di pochi giorni quella avanzata dalla Commissione nazionale Difesa di Pyongyang di un “attacco nucleare preventivo e offensivo” in risposta alle esercitazioni militari congiunte Stati Unti-Corea del Sud, che sono iniziate lunedì e che al regime di Kim Jong-un, evidentemente, proprio non vanno giù, come del resto ogni anno.

Questa volta, secondo quanto ha affermato un portavoce del ministero della Difesa di Seul, si tratta delle manovre militari “più grandi di sempre”. Vi partecipano 300mila soldati sudcoreani e 17mila soldati americani, oltre a piccoli contingenti delle forze armate neozelandesi e australiane. E si inseriscono in una escalation di minacce da parte di Pyongyang, tra cui il test nucleare del 6 gennaio e il successivo lancio del razzo/satellite del 7 febbraio, che hanno portato l’Onu ad imporre nuove sanzioni contro Pyongyang, le più dure negli ultimi 20 anni. Alle quali Kim ha a sua volta risposto facendosi fotografare mentre parla con un gruppo di scienziati accanto ad una sfera di metallo di medie dimensioni che secondo la macchina della propaganda nordcoreana sarebbe una “mini bomba atomica”. E ancora, ieri, in un dispaccio diffuso dall’agenzia Kcna, Kim ha rimarcato la necessità di sviluppare ulteriormente gli armamenti nucleari, così come la capacità di promuovere “attacchi mortali ai nemici da qualsiasi posto, da terra, aria, mare ed anche da postazioni sottomarine”.

Tuttavia, proprio le forze navali sembrano ora avergli dato un dispiacere. Secondo quanto riferisce la Cnn citando tre funzionari americani informati sulla questione, il regime si sarebbe “perso” negli ultimi giorni un sottomarino. Satelliti, aerei e navi Usa, hanno detto le fonti, hanno osservato segretamente per giorni la marina nordcoreana mentre cercava il sommergibile scomparso. Gli Stati Uniti non sanno se il sottomarino sia alla deriva o affondato, precisano le fonti, ma ritengono che abbia subito qualche problema durante un’esercitazione.

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