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Coronavirus: “drive-in” di Berna equipaggiato per tre settimane

Il "drive-in" di Berna è in funzione da giovedì. KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) È al momento equipaggiato per tre settimane il “drive-in” pensato per effettuare test di veloce diagnosi del Covid-19, operativo da giovedì scorso a Berna.

Lo afferma oggi il direttore del progetto Jan von Overbeck, in un’intervista apparsa su “La Liberté” e i giornali partner.

Stando all’ex medico cantonale bernese, il numero dei test è sufficiente, ma a mancare è il materiale di protezione. Il “drive-in” permette di accertare l’eventuale positività al coronavirus di una persona senza farla scendere dalla sua automobile, tramite una procedura che, tempi d’attesa esclusi, dura cinque minuti.

Nei primi giorni d’attività, su 124 esami sei hanno rivelato un contagio, aggiunge von Overbeck. Il tasso è dunque attorno al 5%, ma “il campione è molto piccolo”, precisa l’esperto, secondo cui questo esame ha la stessa affidabilità di quelli condotti in laboratorio.

Al “drive-in”, che si trova nell’area fieristica della BEA, possono accedere solo le vetture, mentre sono esclusi pedoni, ciclisti e motociclisti. Non c’è bisogno di una raccomandazione del medico – basta iscriversi compilando un formulario online – e il tutto è aperto anche a persone che non appartengono a gruppi a rischio.

Il direttore del progetto indica che giovedì “50 appuntamenti sono stati riservati in meno di un’ora. Venerdì, già alle 7.30 era stata raggiunta quota 100”. La postazione ha in seguito aumentato la propria capacità giornaliera a 500 test. Secondo Von Overbeck, fra il 10 e il 15% di chi ha ricevuto il via libera per farsi esaminare non si presenta.

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