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Coronavirus: altro passo verso la normalità, riaprono le frontiere

Vengono a cadere da oggi i controlli alle dogane (in immagine quella di Ponte Chiasso). KEYSTONE/Ti-Press/Alessandro Crinari sda-ats

(Keystone-ATS) Riaprono oggi le frontiere svizzere per i cittadini dell’Ue, dell’AELS e del Regno Unito. Vengono quindi a cadere le restrizioni imposte tre mesi fa per contenere l’epidemia di coronavirus. Per i ticinesi sarà di nuovo possibile fare la spesa in Italia.

Al confine con Austria e Germania la situazione è stata in parte allentata lo scorso 16 maggio, permettendo ad esempio il ricongiungimento fra coppie, partecipare a un matrimonio o recarsi in una casa di proprietà. I controlli sistematici ai valichi erano pertanto stati aboliti in quell’occasione.

L’Italia ha invece deciso di aprire unilateralmente le proprie frontiere il 3 giugno. Da quella data, pur se il Consiglio federale lo sconsigliava, ci si può dunque già recare nella Penisola, mentre il traffico in senso opposto era finora vietato. Da oggi per contro liberi tutti, con anche l’ultimo divieto – fare shopping o la spesa – che viene eliminato. In compenso bisognerà ovviamente rispettare le regole italiane, su tutte l’obbligo di indossare la mascherina in vigore ancora per tutto giugno in Lombardia.

Non è ancora chiaro quando verrà permesso il transito anche ai cittadini di Paesi terzi, come statunitensi o cinesi. L’Ue è favorevole alla riapertura delle frontiere esterne solo dopo che sarà ripristinata completamente la libera circolazione all’interno dello spazio Schengen. Ciò dovrebbe avvenire a tappe nel corso di luglio.

Infatti, oggi la Confederazione apre, ma ciò non significa che gli svizzeri potranno viaggiare ovunque in Europa. Ad esempio servirà ancora pazientare per andare in Spagna, destinazione particolarmente ambita dai turisti elvetici e non solo. In generale, bisognerà fare attenzione alle differenti norme d’ingresso vigenti nei vari Stati: alcuni impongono un periodo di quarantena per chi viene da fuori.

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