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Coronavirus: continuare con telelavoro, Unione città svizzere

Bisogna continuare con il telelavoro anche dopo l'11 maggio KEYSTONE/DPA/DANIEL NAUPOLD sda-ats

(Keystone-ATS) Gli impiegati devono poter continuare a lavorare da casa anche dopo l’11 maggio per non sovraffollare i trasporti pubblici. È l’appello lanciato oggi ai datori di lavoro dall’Unione delle città svizzere.

Per l’associazione delle città il telelavoro va mantenuto per poter contenere il flusso di passeggeri nelle ore di punta. Solo in questo modo il viaggio con i trasporti collettivi potrà nuovamente essere accettato dai pendolari. Se la densità di viaggiatori dovesse crescere troppo, c’è infatti il rischio di un travaso di spostamenti a favore della strada.

Sempre in materia di mobilità, l’Unione delle città svizzere domanda a Berna che non vengano indennizzate unicamente le perdite per il traffico a lunga percorrenza e regionale, ma anche quelle del traffico locale. Le città e i loro trasporti pubblici sono infatti stati toccati dalle misure imposte dalla Confederazione in egual misura degli altri.

Insomma, tutte le imprese di trasporto devono poter ricorrere alla disoccupazione parziale, indipendentemente dalla loro forma giuridica. Ciò include dunque anche i trasporti pubblici urbani.

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