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Coronavirus: familiari curanti, chiesto aiuto a governo

Assistenza a famigliari KEYSTONE/DPA-Zentralbild/PATRICK PLEUL sda-ats

(Keystone-ATS) La crisi legata al coronavirus colpisce anche i familiari curanti. A volte non possono continuare il loro impegno a causa delle misure di distanziamento sociale.

L’associazione che li rappresenta, la CIFC, chiede al Consiglio federale di intervenire con diverse misure.

In primo luogo si aspetta che il governo distribuisca loro materiale di protezione al più presto, precisa in una nota. Auspica pure che in caso di chiusura delle case di riposo diurne, il diritto alle indennità di perdita di guadagno Corona sia esteso a chi è attivo per assistere parenti.

Per badanti stranieri e straniere che vivono sotto lo stesso tetto deve essere inoltre estesa la durata massima del permesso di soggiorno. La CIFC chiede anche che durante la pandemia il contributo di assistenza dell’AI sia accessibile alle persone della stessa famiglia.

L’associazione auspica infine che la legge sui famigliari curanti approvata dal Parlamento a dicembre entri in vigore rapidamente. Il testo prevede l’estensione del congedo di tre giorni in caso di malattia dei parenti. Comprende anche un nuovo congedo per assistenza a bambini gravemente malati o feriti.

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