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Coronavirus: giganti social contro fake news

Coronavirus: i giganti del social contro le fake news KEYSTONE/AP/Wilfredo Lee sda-ats

(Keystone-ATS) L’epidemia di nuovo coronavirus ha scatenato sui social media ondate di informazioni false che hanno alimentato la paura, l’incomprensione e l’odio.

Le principali aziende di social media al mondo hanno promesso di intraprendere azioni per contenere la diffusione virale della disinformazione.

Twitter ha intrapreso azioni per garantire che le tendenze, le ricerche e altri servizi comuni siano protetti da manipolazioni e comportamenti malevoli.

“Abbiamo lanciato un nuovo prompt di ricerca dedicato per garantire che quando si arriva al servizio per informazioni sul #coronavirus si trovino prima informazioni credibili e autorevoli”, ha scritto la compagnia in un comunicato.

Se si cerca il coronavirus su Twitter, appariranno sulla pagina di ricerca una nota e un link, che forniscono ai lettori le informazioni ufficiali dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie statunitensi.

Facebook, dal canto suo, sta lavorando con fact-checker terzi per rivedere i contenuti e smascherare false informazioni relative al virus. “Inizieremo anche a rimuovere contenuti con false affermazioni o teorie cospirazioniste che sono stati segnalati dalle principali organizzazioni sanitarie globali e dalle autorità sanitarie locali che potrebbero causare danni alle persone che ci credono”, recita un comunicato di Facebook, che si sta anche coordinando con le organizzazioni sanitarie e i ricercatori di tutto il mondo per offrire ai suoi utenti informazioni accurate sulla situazione attuale, comprese le indicazioni dell’OMS.

Google ha annunciato il lancio di alert SOS in collaborazione con l’OMS per rendere facilmente accessibili le risorse relative al virus.

TikTok ha aggiunto un’etichetta che avverte gli utenti di “verificare i fatti utilizzando fonti affidabili, tra cui l’OMS” quando cercano termini relativi al virus.

TikTok ha anche aggiunto un link al sito dell’OMS e un promemoria agli utenti per segnalare informazioni che ritengono possano essere dannose.

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