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Coronavirus: Guterres, “gli anziani contano, proteggiamoli”

Da "anziano", il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres, che ha compiuto 71 anni il 30 aprile, si è detto molto preoccupato per gli effetti sulla società della Covid-19. KEYSTONE/EPA/MICHAEL KAPPELER / POOL sda-ats

(Keystone-ATS) Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, che ha compiuto 71 anni il 30 aprile, “da anziano” si è detto molto preoccupato per la Covid 19, sia a livello personale che per gli effetti sulla società.

Il mondo, ha sottolineato, non dovrebbe “trattare gli anziani come esseri invisibili o impotenti”. “Molti di loro continuano a lavorare, a condurre una vita familiare attiva e a prendersi cura dei propri cari. La loro voce e la loro leadership contano”, ha detto Guterres, che ancora la mamma.

“Al di là dell’impatto immediato sulla salute – ha aggiunto capo dell’Onu – il virus sta esponendo gli anziani a un rischio maggiore di povertà, discriminazione e isolamento”. “Il suo effetto in particolare sugli ultraottantenni nei Paesi in via di sviluppo sarà devastante”.

Per questo Guterres ha voluto raccomandare alcuni principi cardine che non possono essere dimenticati. “Nessuno, giovane o vecchio che sia – ha detto – può essere sacrificato. Gli anziani hanno gli stessi diritti alla vita e alla salute di chiunque altro”. Per Guterres, dunque, “le decisioni difficili sull’assistenza medica salvavita devono rispettare i diritti umani e la dignità di tutti”.

In secondo luogo, mentre il distacco fisico è fondamentale, non dobbiamo dimenticare che il mondo è una comunità e che tutti sono connessi. “Sono necessari, dunque, un migliore sostegno sociale e sforzi più intelligenti per raggiungere gli anziani attraverso la tecnologia digitale. È fondamentale prendersi cura della grande sofferenza e isolamento creati dal confinamento e da altre restrizioni”, ha affermato.

In terzo luogo, tutte le risposte sociali, economiche e umanitarie devono tener conto delle esigenze degli anziani, dalla copertura medica universale alla protezione sociale, al lavoro dignitoso e alle pensioni. Guterres ha ricordato che la maggior parte di queste persone sono donne, che hanno maggiori probabilità di vivere in povertà e non hanno accesso all’assistenza sanitaria.

Secondo il Segretario Generale Onu, per superare questa pandemia, il mondo ha bisogno di “un’ondata di solidarietà globale e dei contributi di tutti i membri della società, compresi gli anziani”.

In conclusione, Guterres guardando al futuro, raccomanda che durante la ripresa ci sia “ambizione e una visione per costruire società più inclusive, sostenibili e rispettose degli anziani”.

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