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Coronavirus: Yverdon (VD), libri letti al telefono, anche italiano

Una delle volontarie della biblioteca in piena lettura telefonica. KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Brani di romanzi, racconti e poesie possono essere trasmessi efficacemente per telefono e generare grande piacere.

Ne è convinta la Biblioteca pubblica e scolastica di Yverdon-les-Bains (VD) che, confrontata con la sospensione dei prestiti per ragioni sanitarie legate al coronavirus, mira in particolare a ridurre l’isolamento di chi il semiconfinamento lo subisce. L’offerta è accessibile anche in italiano dal sud delle Alpi.

“Vogliamo offrire l’accesso alla cultura e portare una boccata d’aria fresca nelle case delle persone confinate”, dice a Keystone-ATS Pierre Pittet, uno dei mediatori culturali della biblioteca comunale, tornando su un’intervista diffusa ieri dalla radio privata regionale One FM.

L’iniziativa, che porta il nome di Lectures au bout du fil, letture all’altro capo del telefono, apparentemente un unicum perlomeno in Romandia, è stata lanciata a Pasqua e stenta a decollare. Finora alla cornetta hanno fatto ricorso in 25. “Potremmo e vorremmo fare molte altre letture. Non vogliamo che la gente si vergogni di chiamarci”, insiste Pittet. L’istituzione comunale si avvale di un gruppo di una dozzina di volontari, di solito responsabili delle letture pubbliche in biblioteca.

Fra di loro c’è anche una ticinese, precisa una collaboratrice della biblioteca, che invita anche gli svizzero italiani ad approfittare dell’offerta. Gli ordini vengono effettuati per telefono allo 024 423 60 44 dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 11.30. Per ticinesi e grigionitaliani qualche conoscenza di francese non guasta perché all’altro capo del filo, al primo contatto, non ci sarà necessariamente un italofono.

Poi, in occasione di un appuntamento concordato, il lettore suggerisce i libri secondo i desideri dell’ascoltatore. Oltre che in francese e italiano, le letture avvengono anche in inglese e spagnolo. La lettura dura circa un quarto d’ora, per una chiamata di mezz’ora, contando le discussioni intorno al libro.

L’offerta è rivolta a tutti, giovanissimi compresi, ma soprattutto agli anziani. Per questo motivo le letture vengono effettuate con un semplice telefono e non su internet, che non è accessibile a tutti.

L’iniziativa è una delle proposte del dispositivo Ville d’Yverdon solidaire (Città d’Yveron solidale), lanciato dal Comune per contrastare gli effetti del coronavirus. Propone in particolare vari aiuti e attività per gli anziani e le persone vulnerabili.

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