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Corruzione alla SECO: una seconda azienda sotto inchiesta

(Keystone-ATS) Una seconda azienda informatica sarebbe implicata nel caso di corruzione alla Segreteria di Stato dell’economia (SECO). Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha fatto sapere oggi che anche questo procedimento si basa sui sospetti di corruzione e concessione di vantaggi.

L’MPC ha confermato per iscritto all’ats il contenuto di notizie pubblicate oggi dal “Tages Anzeiger” e dal “Bund”, che in gennaio avevano portato alla luce la vicenda di corruzione che interessa l’ente statale. Per motivi legati all’inchiesta, la procura federale non ha tuttavia voluto indicare il nome della seconda società coinvolta.

In base agli articoli dei due quotidiani, il nuovo procedimento penale riguarderebbe il proprietario di una società informatica con sede nei dintorni di Berna.

In seguito alle rivelazione di fine gennaio, gli inquirenti federali avevano avviato un procedimento nei confronti di un ex responsabile della SECO e di due ex dipendenti dell’azienda informatica Fritz & Macziol (Svizzera) SA, con sede nel canton Zugo. Questi ultimi avrebbero fatto regali per diverse decine di migliaia di franchi al funzionario della SECO, in cambio di mandati milionari a prezzi gonfiati.

In febbraio, l’MPC aveva annunciato che due persone, fra cui un ex dipendente della SECO erano state poste in detenzione preventiva. Una di queste persone è stata rilasciata alla metà di marzo. Stando alle informazioni fornite oggi dallo stesso MPC, sono tre le persone che si trovano attualmente in carcere preventivo in relazione all’inchiesta.

Alle indagini prende parte anche il Ministero pubblico del canton Zurigo, che in marzo ha reso noto di avere a sua volta aperto un inchiesta contro cinque persone. Due ex collaboratori di Fritz & Macziol, si trovano in detenzione preventiva nel canton Zurigo dal 7 marzo. L’inchiesta zurighese riguarda inoltre un altro dipendente della medesima azienda, come pure un collaboratore del Dipartimento cantonale di giustizia e dell’interno e un ex dipendente di OIZ, l’azienda municipalizzata della città di Zurigo che si occupa di informatica.

Dalle informazioni ricevute oggi non si riesce a capire se le due persone tuttora incarcerate nel canton Zurigo figurano fra le tre indicate dall’MPC.

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