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Costi sanitari, 69,2 miliardi nel 2013, 713 franchi pro capite

(Keystone-ATS) Nel 2013, i costi sanitari per persona in Svizzera sono ammontati a 713 franchi, 7 franchi in più rispetto all’anno prima. Nell’anno in rassegna, i costi globali per il finanziamento della salute si sono attestati a 69,2 miliardi (10,9% del Pil), in crescita del 2,5%.

Lo indicano i dati definitivi pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST), secondo cui la progressione registrata nel 2013 è inferiore alla media – 3,5% – dei cinque anni precedenti. Stando all’UST, le famiglie sono sempre più oberate dai premi malattia.

Per quanto i cantoni e i comuni, nel 2013 sono stati spesi poco più di 12 miliardi di franchi, di cui 536 milioni per il Ticino (1559 franchi pro capite) e 278 milioni per i Grigioni (1433 franchi pro capite).

In Ticino

A Sud delle Alpi, la fattura per il cantone è stata di 407 milioni (385 milioni per cure ospedaliere, 3,3 milioni per quelle a domicilio, 18 milioni per prevenzione e amministrazione), e di 129 milioni per i comuni (81 milioni per cure ospedaliere, 42 milioni per cure a domicilio e 5 milioni per prevenzione e amministrazione).

Dei 713 franchi mensili pro capite a livello globale, 262 franchi (+17 franchi) sono stati coperti dall’assicurazione di base, 46 franchi da AVS, AI e assicurazione contro gli infortuni, 32 franchi da “altri enti della sicurezza sociale nonché da prestazioni sociali legate al bisogno” e 52 franchi dalle assicurazioni complementari. L’ente pubblico ha contribuito con 144 franchi (+1 franco) e le fondazioni di diritto privato con 7 franchi.

I rimanenti 170 franchi, che si aggiungono al premio assicurativo, sono stati coperti dalle famiglie. Si tratta di spese dettate da prestazioni fornite dalle case di cura, cure dentali e dalla partecipazione ai costi (ambulatoriali o stazionari) dell’assicurazione malattie.

Per quanto riguarda gli ospedali, nel 2013 le spese sanitarie sono salite dell’1,4% su un anno, un dato pressoché stabile. Tale percentuale va tuttavia paragonata al forte incremento registrato l’anno precedente (+7,4%): la media dei due periodi risulta del 4,3%, percentuale che “corrisponde pressappoco al tasso di crescita degli ultimi cinque anni (+4,1%)”.

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