Credit Suisse: utile netto di 2,1 miliardi nel primo trimestre
ZURIGO - Credit Suisse ha realizzato nel primo trimestre un utile netto di 2,1 miliardi di franchi. Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente vi è stata una lieve crescita del 2%, mentre in confronto all'ultimo trimestre del 2009 (793 milioni) il risultato è quasi triplicato. L'afflusso netto di nuovi fondi è stato di 26 miliardi, ha indicato stamane la banca, che parla di un ottimo risultato generale.
Concorrenti quali JP Morgan e Goldman Sachs hanno pubblicato risultati trimestrali in forte progressione rispetto ai primi tre mesi del 2009. Va però notato che il Credit Suisse è uscito prima di altri istituti dalla crisi finanziaria e aveva già conseguito un utile elevato nei primi tre mesi del 2009.
La concorrenza nel frattempo ha recuperato terreno e l'investment banking per il Credit Suisse non frutta più come in passato: rispetto al primo trimestre dell'anno scorso i ricavi netti sono in calo del 19% a 5,2 miliardi di franchi, l'utile ante imposte del 26% a 1,8 miliardi di franchi.
D'altro canto, malgrado l'erosione del segreto bancario e la vicenda dei dati bancari rubati, il Credit Suisse si è messo in luce dal profilo dell'afflusso di nuovi fondi: gli analisti interrogati dall'agenzia Reuters avevano pronosticato solo 16 miliardi di franchi invece dei 26 messi a segno.
In una conferenza telefonica, Renato Fassbind, direttore delle finanze, ha sottolineato che dal 2005 la banca non aveva registrato un afflusso di fondi tanto alto in un trimestre. I nuovi capitali sono giunti principalmente dalle attività svizzere e da clienti di economie emergenti, ha aggiunto.
L'unità di Private banking ha generato un utile ante imposte di 0,9 miliardi e una raccolta netta di 18,6 miliardi. L'asset management - gestione per la clientela istituzionale - ha annunciato un risultato pre tasse di 0,2 miliardi.
Le prospettive sono considerate positive. "Nel secondo trimestre le condizioni di mercato si sono finora mantenute simili a quelle dei primi tre mesi e siamo fiduciosi che il nostro modello commerciale ci consentirà di continuare a generare risultati di elevata qualità, sia in condizioni di mercato favorevoli sia condizioni più impegnative", afferma il presidente della direzione Brady Dougan, citato in un comunicato.
La situazione patrimoniale e la base di liquidità vengono definite molto solide: la banca si dice ben posizionata per rispondere ai requisiti delle nuove norme annunciate ieri dall'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA).