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Credit Suisse cancellerà 2000 impieghi supplementari

(Keystone-ATS) Credit Suisse (CS) accelera la ristrutturazione: oggi ha annunciato che cancellerà 2000 impieghi supplementari nella sua divisione Global Markets; così risparmierà 4,3 miliardi di franchi entro il 2018, contro i 3,5 miliardi preconizzati in precedenza.

In una nota odierna il numero due bancario elvetico precisa che saranno soppressi complessivamente 6000 posti di lavoro nel 2016, 2800 dei quali sono già stati attuati. Lo scorso 4 febbraio, durante la presentazione dei conti 2015, Credit Suisse aveva invece parlato di una riduzione di circa 4000 impieghi. Queste misure riguardano tutti i settori dell’istituto di credito.

CS motiva il taglio occupazionale da attuare sostanzialmente nell’unità di banca d’affari con una serie di elementi sfavorevoli: una base di costi elevata e inflessibile, l’esposizione a riserve di titoli a reddito fisso, condizioni di mercato particolarmente difficili e un’attività della clientela a minimi storici.

La grande banca intende quindi ridurre nettamente l’esposizione ai rischi dell’unità Global Markets. Le attività ponderate per il rischio (RWA) saranno limitate a 60 miliardi di franchi contro gli 83-85 dell’obiettivo annunciato in ottobre.

Le riduzioni dei costi dovrebbero raggiungere 1,7 miliardi di franchi nel 2016. I costi globali dell’istituto finanziario dovrebbero così essere compressi a 18 miliardi di franchi entro due anni.

Nei primi commenti gli analisti hanno accolto globalmente in modo positivo l’accelerazione della ristrutturazione annunciata da CS. Le aspettative degli investitori erano comunque già indirizzate in base a quanto annunciato dalla banca in ottobre.

Per Andreas Venditti della banca Vontobel, con il ridimensionamento dell’investment banking, il CS tiene conto delle critiche dei propri azionisti e arriva al momento giusto.

La banca cantonale di Zurigo (ZKB) osserva che, con tale operazione e un maggiore indirizzo verso la gestione patrimoniale, il CS si avvicina sempre più la modello d’affari di UBS. E si chiede quindi in che modo l’istituto voglia differenziarsi dal fratello leggermente maggiore.

La borsa ha reagito bene. A metà mattinata il titolo Credit Suisse guadagnava oltre il 2%.

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