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Credit Suisse non ha investito abbastanza in passato, secondo Thiam

(Keystone-ATS) Credit Suisse non ha investito abbastanza in passato, secondo il nuovo Ceo Tidjane Thiam. Per questo la nuova strategia della banca prevede oltre a misure di risparmio, investimenti che dovranno riportarla sulla via della crescita.

“Credit Suisse deve crescere di nuovo. Questo è il mio grande obiettivo”, ha affermato Thiam, che ha sostituito Brady Dougan all’inizio di luglio, in un’intervista pubblicata sabato dalla “Neue Zürcher Zeitung”. La ristrutturazione annunciata mercoledì dal numero due bancario svizzero prevede oltre a risparmi per 3,5 miliardi di franchi, investimenti per 1,5 miliardi di franchi.

“Un’impresa che non si sviluppa non ha futuro”, ha spiegato Thiam, facendo l’esempio dell’industria automobilistica britannica. “Per decenni i suoi dirigenti si sono concentrati sulle misure di risparmio, ciò che ha provocato la scomparsa dei fornitori”.

Il direttore generale della banca vuole investire tra l’altro in Svizzera anche se in un primo tempo saranno soppressi 1600 posti di lavoro nell’arco dei prossimi tre anni. “Negli ultimi anni Credit Suisse non si è sufficientemente interessata al mercato interno e non ha investito abbastanza”, ha aggiunto.

Il nuovo CEO ritiene che vi siano opportunità di crescita con le piccole e medie imprese (PMI) e con gli investitori che dispongono di grandi patrimoni. L’introduzione in borsa di una banca universale è stata decisa a questo scopo e dovrebbe produrre miglioramenti sul piano della gestione.

In Svizzera, secondo quanto detto a “Le Matin Dimanche” dal presidente del consiglio di amministrazione Urs Rohner, Credit Suisse prevede di investire circa 400 milioni di franchi, in particolare nei servizi alla clientela, nell’automazione e nella digitalizzazione.

Tidjane Thiam, malgrado le critiche rivolte da più parti alla nuova strategia della banca, è ottimista: “ci sono commentatori molto critici, ma non penso che gli investitori siano della stessa opinione”. “Il 2016 sarà un cattivo anno a causa dei costi di ristrutturazione e i primi risultati si vedranno l’anno seguente: il 2018 sarà una buona annata”.

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