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Credit Suisse prevede crescita più debole nel 2015

(Keystone-ATS) Per il 2015 gli esperti di Credit Suisse pronosticano un forte rallentamento della crescita economica dopo l’abbandono del tasso minimo di cambio tra franco ed euro deciso dalla Banca nazionale svizzera. Il prodotto interno lordo dovrebbe cresce solo dello 0,8%, ha precisato oggi l’istituto finanziario. In dicembre i pronostici erano di un balzo in avanti dell’1,6%.

La Svizzera non cadrà in recessione, ma la curva della crescita resterà bassa. L’economia dovrebbe fare meglio nel 2016 con una crescita preventivata dell’1,2%.

Il CS prevede poi un’inflazione di -1,3% in seguito al franco forte, ma anche al calo del prezzo del petrolio. Una spirale deflattiva viene comunque ritenuta improbabile. Prima dell’annuncio della BNS il CS parlava di un tasso d’inflazione nullo. La disoccupazione dovrebbe essere quest’anno del 3,4%, contro il 3,2% dell’anno scorso. Nel 2016 dovrebbe salire al 3,8%.

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