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CSt: cambiamento sesso dovrebbe essere più facile in futuro

Poca fortuna oggi per Lisa Mazzone (Verdi/GE) al Consiglio degli Stati. KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) In futuro, dovrebbe essere più semplice far modificare l’iscrizione del sesso nel registro di stato civile, senza per forza passare da un giudice.

È quanto prevede un progetto governativo adottato oggi con 31 voti a 7 dal Consiglio degli Stati, secondo cui per un simile passo dovrebbe essere sufficiente una dichiarazione resa al funzionario preposto. Una proposta di rimanere al diritto attuale è stata respinta Il dossier va al Nazionale.

A nome di una minoranza, Werner Salzmann (UDC/BE) chiedeva di rimanere alla prassi attuale che prevede una decisione da parte di un giudice. Al voto, tuttavia, la sua richiesta di non entrata nel merito è stata respinta per 33 voti a 6 e 6 astenuti.

Secondo Salzmann, un cambiamento di sesso non è cosa da poco, dal momento che una modifica di questo genere può avere conseguenze a livello di paternità o rendita di vecchiaia. Oltre a stabilire una maggiore sicurezza del diritto, il fatto di passare davanti a un giudice consente almeno ai parenti della persona interessata o al partner di esprimere la loro opinione. A suo avviso, vi è anche il rischio di abusi. Una persona potrebbe anche decidere di cambiare sesso solo per evitare il servizio militare, per poi ritornare sui propri passi.

Stando a Carlo Sommaruga (PS/GE), invece, con la modifica in questione proposta dal Consiglio federale si vuole tenere conto della grande sofferenza di cui patiscono molte persone, specie giovani, che non si riconoscono nel loro sesso. Si tratta di una questione molto personale che non si può ignorare e respingere solo perché si temono abusi.

Anche per la ministra di giustizia e polizia, Karin Keller-Sutter, è assai improbabile che una persona decida di cambiare sesso sul registro di stato civile, esponendosi anche pubblicamente con tutto ciò che un simile passo comporta, solo per evitare il servizio militare. Si tratta di decisioni sovente irreversibili che non vengono prese alla leggera, ma alla fine di un lungo percorso di riflessione.

Oltre a ciò, non mi sono noti casi di abusi laddove tale prassi esiste (ossia all’estero), ha poi sottolineato la consigliera federale. Sia keller-Sutter che altri oratori hanno poi fatto notare che la modifica del Codice civile in esame riguarda veramente un numero ristretto di persone e che dalla modifica legislativa proposta non dovrebbe derivarne un danno per la società.

Consenso per minorenni

Una volta respinta la domanda di non entrata nel merito, il plenum si è concentrato in particolare su un particolare della legge che prevede, per i minorenni, il consenso legale dei genitori o di altre istituzioni per gli adulti sotto curatela.

La sinistra avrebbe voluto stralciare questo punto del progetto, poiché peggiora – a loro avviso – la situazione attuale. Lisa Mazzone (Verdi/PS) ha fatto notare che, attualmente, un minorenne può chiedere, anche senza il consenso dei genitori e se dotato discernimento, di cambiare sesso passando da un giudice.

Secondo la “senatrice” ecologista, si rischiano dei conflitti in famiglia, specie se i genitori sono separati, dal momento che per molti padri e madri non è facile accettare che il proprio figlio o figlia decida di cambiare sesso. In alcuni casi, la pressione è tale che i giovani non vedono altra soluzione che togliersi la vita.

Oggi, ha sottolineato, un giovane di 12 anni capace di discernimento – ciò che veramente conta secondo Mazzone – può decidere se interrompere o proseguire le cure per il trattamento di un tumore o se sottoporsi a una terapia ormonale. All’arrivo della pubertà, i giovani sono insomma pronti per decidere autonomamente se cambiare sesso, senza dover per forza ottenere il consenso dei genitori.

Un ragionamento solo in parte condiviso da Andrea Gmür-Schönenberger (PPD/LU), e dalla stessa Keller-Sutter, secondo cui la pubertà è un momento delicato contraddistinto da ripensamenti e dubbi e proprio per questo il sostegno della famiglia è importante. La consigliera federale keller-Sutter ha ammesso in parte la correttezza del ragionamento della “senatrice” ginevrina, specificando però che il governo, in una materia così delicata, ha preferito dare maggior peso alla protezione dell’infanzia. Al voto, la minoranza Mazzone è stata respinta per 27 voti a 15.

Il progetto governativo

Il progetto governativo prevede che transessuali e intersessuali possano cambiare più facilmente sesso e nome nel registro dello stato civile mediante una semplice dichiarazione. Non devono venir richiesti né un esame medico né il rispetto di altre condizioni preliminari. Attualmente è necessario far riconoscere il cambiamento di sesso da un giudice.

Se la persona interessata è sposata, il matrimonio rimane valido. Lo stesso discorso si applica alle unioni domestiche registrate e pure i rapporti di filiazione resteranno immutati.

Il disegno non mette in questione la struttura binaria del sesso (maschile/femminile): non introduce una terza categoria di genere. Attualmente il governo sta però valutando la possibilità di introdurla e sta redigendo in merito un rapporto in adempimento a due postulati approvati dal Parlamento.

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