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CSt: premi malattia non pagati, figli non più debitori

Il consigliere federale Alain Berset mentre spiega il "sì" del governo alle due mozioni in discussione. KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) I premi malattia non pagati da parte dei genitori non dovrebbero più gravare in futuro sui figli maggiorenni. Lo chiedono due mozioni adottate oggi dal Consiglio degli Stati, dopo che il Nazionale aveva fatto altrettanto in precedenza.

Il Consiglio federale, pronto ad accogliere i due atti parlamentari, dovrà ora preparare una proposta di revisione legislativa in tal senso.

La richiesta che i genitori rimangano “paganti e debitori” è contenuta in una mozione dell’ex consigliere nazionale Heinz Brand (UDC/GR), sostenuta sia da sinistra che da destra. Un testo analogo era già stato presentato da Bea Heim (PS/SO).

Secondo Brand, si tratta di proteggere i giovani che hanno raggiunto la maggiore età in modo che non siano “solidalmente responsabili” a posteriori per i premi non pagati dai genitori. Bisogna insomma evitare che i ragazzi e le ragazze s’indebitino o vengano perseguiti.

Dopo aver raccomandato di respingere la mozione Heim inoltrata nel 2017, il governo si è detto d’accordo con la proposta Brand. Nel frattempo, infatti, la situazione è cambiata, ha dichiarato il ministro della sanità Alain Berset.

L’Ufficio federale della sanità pubblica ha constatato infatti che i premi non pagati sono in costante aumento. L’importo complessivo è passato da 305,4 milioni di franchi nel 2016 a 346,5 milioni di franchi nel 2017. Ad essere in difficoltà sono soprattutto le famiglie modeste, ha spiegato il consigliere federale socialista. Si deve presumere che ci sia anche un aumento dei premi per l’infanzia non pagati.

Il responsabile del Dipartimento dell’Interno si è quindi detto pronto a mettersi al lavoro, anche se non si “tratterà di un lavoro semplice”.

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