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Cure palliative in ospedale soprattutto a pazienti con tumore

A ricevere cure palliative in ospedale sono soprattutto i pazienti affetti da tumore (foto simbolica) KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Circa 5900 persone hanno ricevuto nel 2018 cure palliative in ospedale. Di queste oltre l’80% era malata di tumore, indica in un comunicato odierno l’Ufficio federale di statistica (UST).

Le cure palliative comprendono il trattamento e il sostegno di persone affette da malattie inguaribili, potenzialmente letali, e servono a evitare sofferenze e complicazioni, spiega l’UST.

Queste cure possono essere dispensate negli ospedali, ma anche a domicilio, in istituti specializzati o case per anziani. I dati presentati dall’UST, nella prima pubblicazione dedicata a questo tema, riguardano solo i trattamenti medici palliativi complessi e le cure palliative specializzate dispensate negli ospedali, in quanto le altre situazioni non sono oggetto di alcuna rilevazione sistematica nazionale.

Altre malattie meno interessate

Nel 2018 a ricevere trattamenti medici palliativi complessi o cure palliative specializzate in ospedale sono state per i quattro quinti (81,8%) persone affette da tumore. Quelle con malattie del sistema circolatorio hanno invece rappresentato solo il 4,2% dei pazienti trattati con questo tipo di cure.

Un po’ più della metà (52%) delle persone che nel 2018 hanno ricevuto cure palliative in ospedale sono decedute durante l’ultimo ricovero.

Su circa il 39% dei decessi verificatisi in ospedale nel 2018, l’11,8% sono stati preceduti da cure palliative complesse o specializzate. Questa proporzione varia fortemente in funzione della malattia. È pari al 29,2% per le persone affette da tumore e addirittura a circa il 40% per le donne morte di cancro al seno.

La quota si attesta invece al 2,5% per le persone decedute in ospedale a causa di una malattia del sistema circolatorio e al 3,6% per quelle affette da una malattia del sistema respiratorio.

Questi tre gruppi di pazienti sono i più numerosi tra le persone decedute in ospedale: i tumori rappresentano la diagnosi principale per il 33% dei decessi, le malattie dell’apparato circolatorio per il 23% e quelle dell’apparato respiratorio per il 10%.

Pazienti più giovani

Tra le persone morte in ospedale, quelle che hanno ricevuto cure palliative sono più giovani rispetto a quelle che non ne hanno ricevute, con un’età media al momento del decesso di 71, contro 75,9 anni. Ciò è dovuto al fatto che la maggior parte delle persone che ricevono cure palliative sono malate di cancro e queste muoiono sensibilmente in età più giovane rispetto a quelle affette da una malattia del sistema circolatorio o respiratorio, spiega l’UST.

Ricoveri più lunghi in ospedale

Le persone decedute in ospedale dopo aver ricevuto cure palliative complesse o specializzate hanno un iter terapeutico più intenso di quello delle persone che non ne hanno ricevute. Nell’anno precedente alla loro morte, sono state ricoverate in ospedale in media 3,6 volte per una durata totale media di 49 giorni.

Per le persone decedute senza aver ricevuto cure palliative questa durata totale media è di 29 giorni, suddivisi in media in 2,7 ricoveri ospedalieri.

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