Disarmo: Russia-USA, "no" Mosca a controlli siti missili, fonti
MOSCA - È il meccanismo di controllo e monitoraggio l'ultimo vero ostacolo che impedisce a Russia e Stati Uniti di annunciare la fumata bianca sull'accordo per lo Start 2, il nuovo Trattato di disarmo nucleare strategico destinato a sostituire lo Start 1, in scadenza proprio oggi.
Come ha detto all'agenzia Ria Novosti una "fonte vicina ai negoziatori" russi e americani ancora impegnati nella trattativa di Ginevra, Mosca è contraria a includere nel nuovo Trattato il monitoraggio dell'impianto di Votkinsk, in Udmurtia (est di Mosca), dal momento che gli ispettori russi non controllano più installazioni analoghe negli USA sin dal 2001.
Washington invece insiste per continuare il monitoraggio dell'impianto di Votkinsk, dove si producono tutti i missili balistici intercontinentali russi, compresi i moderni Topol-M e RS-24. Gli americani inoltre mirano a controlli più stretti sui sistemi mobili russi del Topol-M.
Ieri, alla vigilia della scadenza dello Start 1, avevano lasciato l'impianto di Votkinsk i 20 ispettori americani che lavoravano là da oltre 20 anni.
Sempre ieri i presidenti Dmitri Medvedev e Barack Obama, in una dichiarazione congiunta, avevano sostanzialmente prorogato la validità dello Start 1 fino alla definizione del nuovo Trattato di disarmo, sottolineando l'intenzione di fare ogni sforzo per giungere "il più presto possibile" a un accordo per lo Start 2.