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Disoccupati in settembre, tasso invariato a 3,2%

(Keystone-ATS) A settembre il numero dei disoccupati in Svizzera è aumentato per il terzo mese consecutivo: 1’243 o lo 0,9% in più, a 138’226. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 3,2%, come in agosto. Tasso invariato anche in Ticino: 3,4%, con 5’511 disoccupati

Rispetto allo stesso mese dell’anno scorso il numero dei senza lavoro è aumentato di 8’261 unità (+6,4%).

Lo comunica oggi la Segreteria di Stato dell’economia (SECO). L’incremento è dovuto per circa metà ciascuno a fattori stagionali e congiunturali, ha spiegato in una conferenza telefonica il responsabile della Direzione del lavoro della SECO Boris Zürcher.

In Ticino il tasso è rimasto invariato al 3,4%, con 5’511 disoccupati (+114 rispetto ad agosto ma -699 nel confronto con settembre 2014), nei Grigioni – con 1’493 senza lavoro (+69/+97) – è salito di 0,1 punti all’1,4%. Il cantone più colpito dalla disoccupazione è Ginevra, con un tasso del 5,6%, seguito da Neuchâtel (5,4%) e Vaud (4,9%).

A livello di settori non vi sono state variazioni mensili importanti, ma confrontando i dati con quelli di un anno prima emerge un netto aumento della disoccupazione nel settore secondario (+15%); i rami più colpiti sono stati l’industria dell’elettrotecnica – fortemente orientata all’esportazione – e la costruzione.

Ma anche nei servizi il numero dei senza lavoro è aumentato marcatamente nel giro di dodici mesi, del 5,1%. Il fenomeno ha riguardato soprattutto il commercio all’ingrosso e al dettaglio, ha indicato Zürcher. Rappresenta invece una bella sorpresa la solo lieve progressione della disoccupazione nel settore alberghiero e della ristorazione (+0,8%) e la diminuzione nel ramo finanziario e assicurativo (-2,4%).

Il numero di giovani disoccupati (15-24 anni) è aumentato di 59 unità (+0,3%) in settembre, arrivando a un totale di 20’618, ciò che corrisponde a 1’138 persone in più (+5,8%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il relativo tasso di disoccupazione è cresciuto di 0,1 punti al 3,7%. Tra gli ultracinquantenni è per contro rimasto invariato a un basso livello (2,8%).

Complessivamente le persone in cerca d’impiego registrate negli uffici regionali di collocamento (URC) erano 196’042, 3’373 in più rispetto al mese precedente e 12’929 (+7,1%) in più del corrispondente periodo dell’anno precedente. Il numero dei posti vacanti è al contempo aumentato di 437 unità raggiungendo quota 11’342.

La SECO ha pubblicato anche le cifre riguardanti il lavoro ridotto, che riguardano però il mese di luglio. Le persone interessate dalla misura erano 3’211, ovvero 2’067 in meno (-39,2%) rispetto a giugno. Il numero delle aziende colpite è diminuito di 118 unità (-22,6%), portandosi a 404. Il numero delle ore di lavoro perse è sceso di 108’305 unità (-37,0%) a 184’045.

Zürcher ha messo in guardia dal considerare tali contrazioni una tendenza al ribasso: in luglio potrebbero aver giocato un ruolo effetti stagionali e bisogna ancora attendere almeno gli sviluppi nei mesi di agosto e settembre. Nel luglio 2014 erano state registrate 61’190 ore perse, ripartite su 1’065 persone in 146 aziende.

Infine, secondo i dati provvisori forniti dalle casse di disoccupazione, nel corso del mese di luglio 2015 hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione 3’345 persone.

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