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Disoccupazione a novembre salita a 3,1%

Aumenta la disoccupazione in Svizzera. KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Il tasso di disoccupazione si è attestato al 3,1% in Svizzera nel mese di novembre, con un aumento di 0,1 punti rispetto a ottobre, a cui fa però da contraltare un flessione di 0,2 punti su base annua. Stesso trend in Ticino (tasso al 3,4%) e nei Grigioni (1,8%).

Stando ai dati diffusi stamani dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) alla fine di novembre 137’317 disoccupati erano iscritti presso gli uffici regionali di collocamento (URC), 2517 in più di 30 giorni prima. Nel confronto su dodici mesi vi è stato un calo di 11’911 unità.

In Ticino i senza lavoro erano 5773: 450 in più di ottobre e 312 in meno di novembre 2016, con tasso rispettivamente in aumento di 0,2 punti e in ribasso pure di 0,2 punti.

Come noto da oltre un anno la SECO calcola i tassi di disoccupazione con un nuovo metodo, ciò che ha migliorato sensibilmente il quadro offerto dal Ticino, che ora appare avere un mercato del lavoro migliore di diversi cantoni – come Zurigo (3,5% in novembre ) – cui in passato è sempre stato secondo.

Quote di senza lavoro più elevate che a sud delle Alpi si registrano – oltre che a Zurigo – a Neuchâtel (5,1%), Ginevra (5,1%), Giura (4,3%), Vaud (4,1%) e Basilea Città (3,6%). I tassi sono invece contenuti ad Appenzello Interno (0,9%), Obvaldo (0,9%), Uri (1,0%), Nidvaldo (1,1%) e Appenzello Esterno (1,7%). Gli altri cantoni si inseriscono tra questi due poli. Fra costoro figurano i Grigioni, che hanno 1947 disoccupati (+172 su ottobre, pari +0,2 punti percentuali, e -153 su base annua, -0,1 punti).

Tornando ai dati nazionali, va rilevato come il tasso del 3,1% sia il più elevato da maggio: fra giugno e ottobre la quota era rimasta stabile al 3,0%. A gennaio la disoccupazione era però più alta, al 3,7%, ed è andata lentamente calando nei mesi successivi. A titolo di confronto gli ultimi tassi annuali sono 3,0% (2014), 3,2% (2015) e 3,3% (2016): il dato del 2017 non si discosterà da questi valori.

Fra i giovani la disoccupazione in novembre era del 3,0% (-0,1 punti mensile, -0,4 annuo); i disoccupati di 15-24 anni erano 16’570. Tra i lavoratori ultra 50enni il tasso è del 2,7% (nessuna variazione mensile, -0,2 punti annua) e il fenomeno interessa 36’590 persone.

Leggendo i dati in base alla nazionalità, gli svizzeri presentano una quota di senza lavoro del 2,2%, gli stranieri del 5,5%. Fra questi ultimi le differenze sono notevoli: fermo restando che nessuna comunità può vantare valori inferiori a quelli relativi ai cittadini elvetici, lo scarto è ancora ridotto per tedeschi (3,4%), ma si fa già più consistente per gli italiani (4,9%) e i francesi (5,8%). Sfiora i dieci punti percentuali la disoccupazione di kosovari (9,5%) e slovacchi (9,4%), mentre il dato a due cifre viene registrato da africani (10,6%) – che la SECO presenta nel loro insieme – e bulgari (11,9%). La quota per i 28 paesi dell’Ue (4,9%) è oltre il doppio di quella per gli svizzeri.

I dati diffusi dalla SECO si basano sulle persone effettivamente iscritte agli URC. La definizione è quindi diversa da quella dei disoccupati ai sensi dell’Ufficio internazionale del lavoro (ILO), che opera attraverso sondaggi e che rende noto la sua stima trimestralmente: l’ultima disponibile – pubblicata a metà novembre – dà la disoccupazione in Svizzera nel terzo trimestre al 5,0%.

I disoccupati sono solo una parte del totale delle persone in cerca di impiego: quelle registrate presso gli URC in novembre erano 204’141, 6116 in più rispetto al mese precedente e 11’074 in meno di un anno prima.

La SECO ha pubblicato anche gli ultimi dati disponibili relativi al lavoro ridotto, che in settembre ha interessato 1414 persone (+2,0% in confronto ad agosto) e 171 aziende (+7,5%), per un totale di 87’398 ore perse (+27,5%). A titolo di confronto, nel settembre 2016 erano state registrate 285’774 ore perse, ripartite su 5059 persone in 505 aziende.

A settembre si riferisce anche l’ultima informazione riguardo alle persone che hanno esaurito il loro diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione: erano 3016.

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