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Dopo 39 anni addio Natel, si chiude altro capitolo storia svizzera

A partire da aprile, con l'introduzione di nuovi abbonamenti, Swisscom rinuncerà a usare il termine "Natel" (foto simbolica) Keystone/MARTIAL TREZZINI sda-ats

(Keystone-ATS) Dopo 39 anni si chiude un altro capitolo della storia svizzera e della telefonia mobile in particolare: a partire da aprile, con l’introduzione di nuovi abbonamenti, Swisscom rinuncerà a usare il termine “Natel”.

Tale denominazione commerciale era diventata un classico elvetismo in tutte e tre le principali lingue nazionali.

Come spiega il Dizionario online dell’italiano ticinese, grigionese e federale curato da Pippo Tabasio, Natel è una contrazione di “Nationales AutoTELefon”, diventato successivamente NAtionales TELefon. Esso risale al 1975, quando le allora PTT decisero di creare una nuova rete di telefonia mobile per veicoli chiamata Nationales Autotelefonnetz (rete nazionale telefonica per le auto), messa in servizio nel 1978. Per la verità le PTT avevano attivato la prima rete di questo tipo già nel 1952, ma era limitata alla regione di Zurigo.

Nel 1978 l’allora direttore generale delle PTT aveva annunciato che con il Natel-A era possibile essere raggiungibile in ogni posto e in ogni momento in Svizzera. Il potenziale di mercato era stato stimato in 10’000 abbonamenti. La capacità di accesso non superava però quella di 3500 utenti: la conversazione poteva quindi durare al massimo 3 minuti, dopo di che veniva interrotta, per permettere anche ad altri di telefonare, spiega all’ats Robert Weiss, uno storico dei computer e delle telecomunicazioni.

Chi oggi maneggia con noncuranza un potente smartphone da 200 grammi fatica a rendersi conto che un Natel-A pesava circa 20 chilogrammi. Era disponibile in due versioni: una poteva essere montata direttamente nel bagagliaio dell’auto ed essere collegata alla batteria, l’altra era una valigia che poteva essere portata con sé. I primi Natel – ricorda Weiss – costavano circa 18’000 franchi, tanti quanto una vettura Audi 100 di media categoria con 136 cavalli.

Nonostante il prezzo elevatissimo e le limitazioni, il Natel ebbe successo. Gli interessati dovevano inserirsi su una lista di attesa. Per aumentare le capacità nel 1983 venne attivata la rete Natel B e nel 1987 la Natel C. Nel 1993 venne introdotto il Natel-D, digitale: questo comportò un grande passo avanti, con gli apparecchi che diventarono più piccoli e meno cari.

Visto che quasi sino alla fine degli anni 90 Telecom PTT ha avuto il monopolio dalle telefonia mobile il termine “Natel” in italiano, francese e tedesco ha rappresentato la parola standard per designare l’apparecchio. Sostantivi quali telefonino o cellulare (o in tedesco “Handy”) si sono diffusi solo più tardi, facendo di “Natel” il più classico degli elvetismi, ancora usato oggi, in particolare da chi ha qualche capello grigio.

Dopo la fine del monopolio sulla telefonia mobile nel 1999 Swisscom ha registrato il termine e l’ha usato nei suoi abbonamenti. Ma con il nuovo sistema tariffario “inOne” che sarà introdotto in aprile “Natel” sparirà, dopo 39 anni di onorato servizio, come ha confermato in una conferenza stampa Dirk Wierzbitzki, responsabile prodotti e marketing del gruppo. Questo non ha portato a grandi discussioni, ha aggiunto.

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