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Draghi ottimista, crescita torna, ma frena lavoro Usa

(Keystone-ATS) I progressi ottenuti negli ultimi tre anni nello “stabilizzare e rafforzare l’area euro sono reali”, la crescita “sta tornando” e un “ritorno dell’area euro a una crescita sostenuta, sotto l’impulso della sua politica monetaria, è una buona notizia per tutti”.

Mario Draghi è ottimista sulla ripresa, che conferma che la politica monetaria sta funzionando, e preme per andare avanti: ampliare l’integrazione dell’Unione Europea e completare l’unione monetaria.

Le sue parole, rafforzate dalla decisione di Standard & Poor’s di alzare il rating della Spagna da BBB a BBB+, precedono la ‘gelata’ del mercato del lavoro americano, che frena bruscamente con soli 142.000 posti creati in settembre, meno dei 200.000 attesi e sotto la media dell’ultimo anno.

Dati che confermano come l’economia americana sembra perdere slancio. A pesare sulla frenata dell’occupazione sono il “rallentamento della crescita estera e le turbolenze sui mercati” afferma la Casa Bianca, sottolineando che il tasso di disoccupazione resta però ai minimi dal 2008, da prima che il presidente americano, Barack Obama, assumesse l’incarico.

La gelata dell’occupazione affonda Wall Street e, secondo gli analisti, spingerà la Fed a ritardare il primo aumento dei tassi di interesse dal 2006 al prossimo anno.

Dal Museo di Storia Naturale di New York, per ricevere il premio Global Citizen Award dell’Atlantic Council, Draghi difende il progetto europeo: un “progetto che ha funzionato, di successo”, al quale non c’è alternativa. E preme per una maggiore integrazione, che porterà benefici per tutti.

“Non ci fermeremo fino a quando l’unione monetaria non è completa”. Il progetto europeo è “l’esperimento più avanzato nel gestire temi che vanno al di là dei propri confini tramite accordi internazionali e sovranazionali”, la “sovranità va condivisa” afferma Draghi, sottolineando di essere con coloro che “ritengono che un’ulteriore integrazione è necessaria per ottenere tutte le economie di scala che la nostra unione implica. Possiamo proteggere meglio gli interessi dei nostri cittadini rendendo la nostra Unione “più perfetta”, per citare una frase della vostra tradizione” mette in evidenza Draghi.

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