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Economie domestiche spendono in cibo poco più che per lo svago

Il costo del cibo non è più così decisivo nel bilancio familiare. KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS sda-ats

(Keystone-ATS) Per il tempo libero si spende ormai quasi altrettanto che per mangiare: in media un’economia domestica svizzera (2,18 persone) impiega per lo svago e la cultura 577 franchi al mese, pari al 5,8% del reddito, valore vicino ai 636 franchi (6,4%) dei prodotti alimentari.

Analoga è anche la spesa per ristoranti e pernottamenti (579 franchi, 5,8%), mentre già superiore è quella per i trasporti (742 franchi, 7,5%), emerge dall’analisi dei dati relativi al 2017 diffusa oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST). Non indifferenti sono anche le uscite per le comunicazioni (189 franchi, 1,9%), quasi doppie rispetto a quelle per bevande alcoliche e tabacchi (105 franchi, 1,1%).

La posta principale, nelle cosiddette spese di consumo, è però costituita dal comparto abitazione ed energia (1463 franchi, 14,8%). Incidono poi parecchio l’assicurazione malattia di base (646 franchi, 6,5%), i contributi per le assicurazioni sociali (946 franchi, 9,5%) e le imposte (1155 franchi, 11,7%).

Il reddito lordo di un’economia domestica (composta come detto di circa 2 persone) è di 9917 franchi. Il reddito disponibile – cioè il reddito lordo tolte le spese obbligatorie – è di 6984 franchi. Chiaramente il dato dipende fortemente dalla composizione del nucleo familiare: le coppie con figli possono contare in media su un reddito disponibile pari a 9787 franchi al mese, mentre le economie domestiche composte da una sola persona di più di 65 anni hanno solo 3417 franchi. La differenza fra le entrate e le uscite genera il risparmio, che è pari a 1428 franchi, il 14,5% del reddito lordo.

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