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Egitto: bombe a est del Cairo e nel Sinai, morti

(Keystone-ATS) Un poliziotto è rimasto ucciso, e altre sette persone sono rimaste ferite, per l’esplosione questa mattina di una bomba davanti all’edificio che ospita il tribunale di Heliopolis a Masr El-Gedeeda, a est del Cairo. Lo riferiscono fonti della sicurezza e diversi media locali.

Inoltre un soldato egiziano è morto, mentre tre poliziotti e un altro militare sono rimasti feriti, in un attacco suicida nel Sinai, in cui è deceduto anche il kamikaze. L’attentato è avvenuto questa mattina contro un check-point militare nella città di al-Tur.

Un’altra esplosione ha invece preso di mira un autobus turistico sulla strada che collega al-Tur a Sharm el-Sheik, sempre nel sud della Penisola. Una bomba è stata fatta esplodere ferendo 5 lavoratori egiziani. Le forze dell’ordine sono alla ricerca degli attentatori.

I tre attentati sono stati rivendicati dal gruppo jihadista di Ansar Beit al-Maqdis, legato ad al-Qaida.

Gli attentati odierni “sono degli atti codardi, ma non indeboliranno la volontà della polizia e dell’esercito egiziano nell’eliminare il terrorismo”. Con una nota il governo egiziano – stando a quanto riporta l’agenzia di stampa Mena – ha onorato i “martiri” degli attacchi di questa mattina, sottolineando poi la sua ferma volontà nel portare avanti la roadmap politica.

“I terroristi sono esposti al castigo di Dio”, ha invece affermato il Gran Muftì. “I terroristi hanno versato del sangue e commesso un crimine vietato in tutte le religioni”, ha aggiunto appellandosi poi alle forze della sicurezza a far fronte con la più grande fermezza alla violenza.

L’alta autorità religiosa Shawqi Allam ha poi chiesto agli egiziani di “rinunciare alla violenza e al terrorismo”, aggiungendo che “siamo tutti esposti al terrorismo se gli egiziani fedeli non vi si opporranno”.

Anche la Coalizione nazionale per il sostegno e la legittimità ha condannato gli attentati. Magdi Kokor, portavoce della coalizione pro-Morsi, ha affermato al quotidiano indipendente “Masri el Yom” che “le esplosioni sono il frutto della crisi politica in Egitto”, aggiungendo che “le soluzioni messe in atto dalla sicurezza non risolveranno questa crisi”. Koro ha poi spiegato che la “Coalizione rifiuta la violenza in tutte le sue forme”.

Intanto le forze della sicurezza egiziana che stanno rastrellando la regione di al-Tur hanno trovato una vettura carica con 11 granate, scrive il sito al-Ahram.

Questo mentre nel nord della Penisola 21 takfiri (estremisti islamici) sono stati arrestati in un’operazione antiterrorismo nel corso della quale sono stati scoperti tre tunnel nella città di Rafah al confine con la Striscia di Gaza.

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