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Elezione CF: i gruppi alla vigilia del voto in Parlamento

(Keystone-ATS) Sono terminate stasera le audizioni dei tre candidati UDC ufficiali in lizza per sostituire la grigionese Eveline Widmer-Schlumpf. Il consigliere di Stato ticinese Norman Gobbi sembra avere meno possibilità visto che il gruppo PS ha annunciato che non lo voterà.

Il gruppo PLR alle Camere federali lascerà ai propri membri libertà di voto. “Non siamo riusciti a metterci d’accordo su un candidato” dell’UDC, ha precisato il capogruppo, il consigliere nazionale ticinese Ignazio Cassis. Questi ha ribadito che il gruppo PLR non sosterrà qualcuno fuori dalla lista ufficiale presentata dai democentristi, contrariamente alle speculazioni degli ultimi giorni. “Per noi la stabilità delle istituzioni è essenziale”, ha aggiunto.

Anche il gruppo PPD ha annunciato di voler sostenere i candidati ufficiali dell’UDC, ha detto il presidente Filippo Lombardi, senza precisare se vi siano preferenze per un nome in particolare. Il gruppo si riunirà di nuovo domattina prima del voto. Il PPD ha mosso vive critiche alla clausola di esclusione contenuta negli statuti dell’UDC, precisando che in futuro “non accetterà più restrizioni di questo tipo”, che limitano le competenze elettorali dell’Assemblea federale. Abolire questa disposizione – secondo Lombardi – consentirebbe di ristabilire la fiducia nei confronti dell’UDC come partito di governo.

Anche gli otto parlamentari del Partito borghese democratico (PBD) hannpo deciso di “lasciare libertà di voto nel quadro della tripla proposta dell’UDC”. In una nota, il PBD afferma che durante l’audizione dei candidati nessuno è riuscito a distinguersi più degli altri. Per questo motivo il partito rinuncia a raccomandare un nome in particolare.

Il gruppo socialista non sosterrà Norman Gobbi. “La Lega denigra le istituzioni e la cultura politica svizzera. E Norman Gobbi a più riprese si è espresso in modo razzista”, afferma il presidente del PS e senatore Christina Levrat in una nota diffusa questa sera. Inoltre il candidato ticinese non si è distanziato dagli articoli provocatori che pubblica Il Mattino della domenica, ha aggiunto il presidente PS.

Rispetto agli anni passati “le differenze di competenze sono evidenti” e il risultato delle audizioni “poco entusiasmante”. Gli incontri hanno messo in luce le debolezze dei candidati: Thomas Aeschi non ha abbastanza esperienza e il vodese Guy Parmelin è poco preciso sui dossier.

Interrogato sulla possibilità di scegliere un candidato fuori dal ticket, Levrat si è limitato a dire che il partito “si assumerà le sue responsabilità per scegliere il miglior candidato possibile.

Domani mattina alle 7.15 il PS si riunirà per definire la propria strategia e così il gruppo alle Camere deciderà a chi attribuite il proprio sostegno.

Gobbi potrà invece contare sui voti di alcuni membri del gruppo verde liberale – 7 membri in totale – alle Camere federali. Lo ha dichiarato la capogruppo in Parlamento Angelina Tiana Moser (ZH).

Gobbi ha lasciato nel gruppo un’impressione positiva, grazie alla sua esperienza di governo e alle sue qualità di comunicatore, ha aggiunto la consigliera nazionale Moser, precisando tuttavia che l’azione politica della Lega nel Ticino potrebbe rappresentare un handicap per il Ticinese.

Il gruppo dell’Unione democratica di centro (UDC) ha reso noto che sosterrà i sei consiglieri federali uscenti in occasione del rinnovo integrale del governo. Il gruppo, riunitosi oggi, ha ribadito di essere in favore della concordanza aritmetica, ovvero i tre principali partiti hanno diritto a due consiglieri federali e il quarto a uno solo.

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