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Emilia e Calabria: domani alle urne

Questo contenuto è stato pubblicato il 22 novembre 2014 - 21:49
(Keystone-ATS)

Partiti politici contro astensionismo. Sembra essere questa la partita principale che si giocherà alle elezioni per i nuovi governatori dell'Emilia Romagna e della Calabria. Nella giornata di domani nelle due regioni italiane sono chiamati alle urne circa 5,5 milioni di persone (quasi 3 milioni e mezzo in Emilia e quasi un milione e novecento mila in Calabria), ma il timore è che il vero vincitore possa essere il cosiddetto partito dell'astensione.

Un elettore su due sembrerebbe intenzionato a rimanere a casa. Così oltre agli appelli a non disertare le urne, ci sono quelli a non considerare l'esito del voto un test per governo o partiti evitando al contempo di cadere nella tentazione di fare del risultato regionale una proiezione a livello nazionale.

Il presidente del consiglio italiano Matteo Renzi, dal palco del comizio di chiusura a Cosenza, ha chiesto di non restare a casa perché "la regione ed il Paese non si salvano da soli".

Se il voto regionale non è da considerare un test sul governo, rappresenta in ogni caso una sfida per i partiti e un termometro sul loro stato di salute.

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