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Energia e clima: Stato e parastato rilanciano programma

Gli investimenti negli impianti fotovoltaici continuano ad essere un obiettivo del programma per le amministrazioni pubbliche e le aziende parastatali. KEYSTONE/VALENTIN FLAURAUD sda-ats

(Keystone-ATS) L’iniziativa “Energia esemplare” dello Stato e del parastato, che scade quest’anno, ha dato risultati migliori di quanto auspicato, ad esempio in termini di efficienza energetica.

Con un nuovo marchio, che tiene conto delle esigenze climatiche, il programma viene rilanciato fino al 2030 come parte della cosiddetta Strategia energetica 2050, accolta dal popolo in votazione nel 2017.

“Energia esemplare” era rivolto alle amministrazioni pubbliche, federale e cantonali, e a imprese parastatali. Vi hanno aderito dieci enti, ricorda la documentazione pubblicata stamani dall’Ufficio federale dell’energia (UFE): l’Amministrazione federale civile, il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), il settore dei Politecnici federali (che oltre alle due alte scuole ETH ed EPFL comprende quattro istituti di ricerca tra cui ad esempio quello per la foresta, la neve e il paesaggio/WSL), le aziende parastatali nazionali Posta, FFS, Skyguide, Suva e Swisscom nonché le aziende cantonali Aeroporto e Servizi industriali di Ginevra.

Queste entità – stando a dati del 2016 – sono all’origine di circa il 2% del consumo complessivo di energia in Svizzera, ciò che corrisponde a 1,5 volte la produzione di energia della ormai spenta centrale nucleare di Mühleberg (BE).

Efficienza energetica migliorata del 32%

Tra il 2006 (anno di riferimento) e il 2019 hanno registrato in media un miglioramento della loro efficienza energetica del 32,3%, un risultato nettamente superiore rispetto all’obiettivo del 25% originariamente fissato per il 2020, indica oggi l’UFE. Per capire perché una variazione dell’efficienza può essere espressa in percentuale occorre definirne la natura: si tratta della riduzione del consumo di energia per grandezza di riferimento (ad esempio del consumo energetico per metro quadrato).

I provvedimenti adottati riguardano una varietà di ambiti considerevole. Vi figura ad esempio la manutenzione dei sistemi di atterraggio strumentale della società di controllo dello spazio aereo elvetico Skyguide, che viene effettuata utilizzando droni. Rispetto a voli di calibrazione con aerei bimotore, le emissioni di CO2 vengono così ridotte di 94 tonnellate all’anno con un risparmio energetico pari a 361’000 chilowattora (kWh). Un altro esempio sono le scale mobili messe in funzione dalle FFS alla stazione di Ginevra Cornavin in grado di recuperare energia quando le persone vengono trasportate verso il basso.

Misure ampiamente realizzate

Entro il 2020 “Energia esemplare” si era posta anche un obiettivo in termini di misure da adottare. Lo sorso 31 dicembre, l’84% di quelle pianificate (contro uno obiettivo dell’80%) risultavano realizzate. Tra queste vi erano la rinuncia al riscaldamento con combustibili fossili, l’adozione di standard riconosciuti per la costruzione dei nuovi edifici, lo sfruttamento del calore residuo nonché gli investimenti negli impianti fotovoltaici, la mobilità elettrica e i centri di calcolo ad elevata efficienza energetica.

Vista l’elevata efficacia dell’iniziativa, già nel 2018 il Consiglio federale aveva deciso di prorogarla fino al 2030. Il nuovo sistema di obiettivi, per la verità analoghi a quelli passati, interessa campi d’intervento con un’elevata rilevanza per la politica climatica. Di qui anche la decisione di cambiare il nome dell’iniziativa da “Energia esemplare” in “Energia e clima esemplari (EES)”. Questo programma è una delle dodici misure formulate nella Strategia energetica 2050.

Attenzione agli obiettivi climatici

In futuro i risultati saranno presentati sulla base di Science Based Targets (SBT), uno standard che permetterà di mostrare il contributo dell’iniziativa a favore del contenimento del riscaldamento climatico globale sotto gli 1,5 gradi – l’obiettivo più ambizioso dell’Accordo di Parigi sul clima, fatto proprio da Berna. Inoltre i partecipanti potranno capire in che misura si stanno avvicinando all’obiettivo climatico nazionale di un bilancio netto delle emissioni di CO2 pari a zero entro il 2050, precisa l’UFE.

Accanto ai dieci partecipanti, alla nuova fase contribuiranno anche il gruppo detenuto dalla Confederazione attivo nei settori della difesa e dello spazio, RUAG (presto scomposta in due aziende), e altri attori.

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