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EPFL: il magnete più piccolo del mondo per hard disk minuscoli

(Keystone-ATS) Gli hard disk e le schede di memoria potrebbero diventare minuscoli e potentissimi, grazie al magnete più piccolo del mondo. Il dispositivo è stato messo a punto dal gruppo di ricerca guidato da Harald Brune, del Politecnico federale di Losanna (EPFL).

I computer tendono a diventare sempre più piccoli e di conseguenza anche i dispositivi magnetici che archiviano i dati devono diventare minuscoli, riferisce Science che ha pubblicato il lavoro dell’EPFL. Tuttavia un magnete piccolo è molto difficile che sia stabile, cioè che resti “magnetizzato” a lungo e che conservi a lungo le informazioni archiviate, perché il movimento degli elettroni al suo interno tende ad annullare il campo magnetico generato dal materiale.

I magneti infatti funzionano grazie allo spin degli elettroni, che è un movimento rotatorio simile a quello di una trottola. Se il magnete ha un solo atomo, per esempio, gli elettroni al suo interno formano coppie con spin opposto che annullano il campo magnetico generato. In un magnete con più atomi, invece, gli elettroni sono “spaiati”, e il loro spin genera un campo magnetico intenso e stabile.

I ricercatori hanno superato questi problemi costruendo il magnete con un solo atomo di una terra rara chiamata olmio e hanno osservato che questo elemento ha un magnetismo stabile a temperature intorno ai 233 gradi sotto lo zero, perché a queste temperature si neutralizza l’effetto delle coppie di elettroni sul campo magnetico. Anche se la temperatura alla quale funziona è lontana dal quella ambiente, sottolineano gli autori, è la prima volta che si ottiene un magnete così piccolo e stabile e potrebbe essere un primo passo per miniaturizzare questo tipo di dispositivi.

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