Prospettive svizzere in 10 lingue

Exit Svizzera tedesca e Ticino: 905 suicidi assistiti nel 2018

Lo scienziato australiano di 104 anni David Goodall lo scorso anno ha scelto la via del suicidio assistito a Basilea (foto d'archivio) KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS sda-ats

(Keystone-ATS) L’organizzazione di assistenza al suicidio Exit Svizzera tedesca (alla quale fa capo anche il Ticino) ha “accompagnato alla morte” l’anno scorso 905 persone, 172 in più rispetto al 2017. Il numero di affiliati è salito a 120’117, con oltre 13’000 nuove adesioni.

Il numero di iscritti è così cresciuto del 12%. Da undici anni a questa parte migliaia di nuovi membri aderiscono ogni anno alla “più grande organizzazione di autodeterminazione della Svizzera”, scrive oggi Exit in una nota. Segno che la scelta di porre fine alla propria vita “rimane per la popolazione svizzera una forte esigenza, nonostante lo sviluppo della medicina palliativa”.

In base ai dati pubblicati oggi, nel corso del 2018 Exit Svizzera tedesca ha ricevuto circa 3600 richieste di accompagnamento alla morte. I casi che hanno portato all’apertura di un incarto sono stati 1207, in crescita rispetto ai 1031 casi dell’anno precedente.

Le persone che dopo approfonditi accertamenti hanno deciso di “ridurre le proprie sofferenze con l’aiuto di Exit” sono state in tutto 905. Rispetto al 2017, la crescita ha raggiunto il 23%. Fra i motivi dell’incremento, l’organizzazione cita il costante aumento degli affiliati e l’invecchiamento demografico.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR